In data 27 settembre 2019 andrà in scena uno sciopero generale di tutte le categorie pubbliche e private, proclamato da USB, a cui si sono aggiunti anche altri sindacati. Sarà un venerdì nero per il settore dei trasporti, con agitazioni su tutto il territorio nazionale. Attesi disagi nelle grandi città a causa dello stop di mezzi pubblici e treni. A Milano incroceranno le braccia i dipendenti di ATM per 24 ore. Oltre alle linee in superficie, verrà coinvolta anche l’intera rete della metropolitana. Così come accade di solito in questi casi, verranno garantite le fasce al mattino e al pomeriggio per non creare troppi disagi ai pendolari.

A Napoli si fermerà il personale di CTP, ma in questo caso soltanto per 4 ore (9:00-13:00), mentre a Piacenza sciopereranno i dipendenti di SETA (17:30-21:30). Nella regione Toscana avremo disagi anche nel comparto ferroviario, con 8 ore di stop sui collegamenti locali (9:00-17:00). Le agitazioni potrebbero coinvolgere anche altre città, ma al momento non sono pervenute comunicazioni al Ministero dei Trasporti. Oltre a mezzi pubblici e treni, saranno a rischio anche i collegamenti marittimi con le isole per l’intera giornata. Una volta archiviato questo sciopero, ne avremo degli altri nelle settimane successive, alcune delle quali interesseranno il comparto aereo. A tal proposito sarà da cerchiare in rosso la data del 9 ottobre 2019.

Studenti in sciopero per il clima

In occasione dello sciopero generale del 27 settembre 2019 scenderanno in piazza anche gli studenti di tutta Italia. Si tratterà della terza manifestazione per sensibilizzare le persone sui cambiamenti climatici. L’iniziativa conosciuta come Fridays for Future ha ricevuto anche l’appoggio del ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, che in un’intervista rilasciata nei giorni scorsi ha sottolineato come questa possa considerarsi “la lezione più importante che i ragazzi possano frequentare”.

Dopo gli scioperi andati in scena a marzo e maggio, quando sono stati coinvolti milioni di giovani in tutto il mondo, ecco il terzo e, probabilmente, non l’ultimo. Nato grazie alla svedese Greta Thunberg, ormai possiamo definirlo un movimento globale, che sta coinvolgendo sempre più persone. Oltre al Climate Action Summit di scena a New York il 23 settembre 2019, durante il quale il segretario generale dell’ONU, Antonio Guterres, chiederà ai leader mondiali di portare piani concreti per la riduzione dei gas serra, si attenderanno oltre 2 mila eventi, tra cortei, sit-in, assemblee e concerti, in oltre 115 Paesi.

Prima di lasciarvi, ricordiamo che l’iniziativa lanciata da Greta Thunberg prevede scioperi da parte degli studenti ogni venerdì. La svedese, che ha deciso di concedersi un anno sabbatico dagli studi, si dedicherà a pieno ai suoi impegni per la lotta contro i cambiamenti climatici.