Mancano ancora 23 mila docenti nelle scuole della Lombardia. Il primo giorno di Scuola vedrà cattedre vacanti per migliaia di posti, sia nell'insegnamento comune che nel sostegno. Secondo quanto riferisce Repubblica nell'edizione locale mancano all'appello numerosi insegnanti, con la ormai consueta corsa a garantire la presenza in classe. Quindicimila cattedre saranno occupate dai supplenti, le altre saranno per gli insegnanti di sostegno chiamati "in deroga". Ad oggi, per il sostegno è necessario ricoprire 6.200 posti, ma dal momento che le certificazioni di disabilità proseguiranno per tutto l'anno scolastico, si arriverà a toccare le ottomila unita.
Assunzioni scuola 2019/2020: in Lombardia mancano 23 mila docenti, 6.200 nel sostegno
Le cifre dei supplenti che occuperanno le cattedre vacanti nelle scuole della Lombardia sono state diramate da Luca Volontè, delegato al Personale dell'ufficio scolastico della Regione. Ad oggi, infatti, nelle scuole lombarde mancano all'appello 23 mila docenti, dei quali 15 mila saranno reclutati tra i supplenti per un incarico a termine, mentre i restanti 6.200 posti saranno assegnati agli insegnanti del sostegno. Tuttavia, i numeri del sostegno saranno destinati a salire dato che le certificazioni di disabilità arriveranno durante tutto l'anno scolastico. Si prevede l'assegnazione di almeno altre duemila cattedre del sostegno nell'intera regione durante l'anno 2019/2020.
Nella sola città di MIlano le cattedre da coprire sono circa 3.700, ma l'Ufficio scolastico regionale ha già chiamato oltre 2.400 supplenti e procederà con l'assegnazione degli incarichi annuali. Il rimanente sarà compito dei presidi con la chiamata degli insegnanti dalle graduatorie di Istituto.
Scuola: oltre ai docenti si cercano supplenze Ata in una scuola su due a Milano e in Lombardia
Tuttavia, a fronte della mancanza nelle scuole degli insegnanti delle materie comuni e del sostegno, nella Regione Lombardia mancano anche gli impiegati amministrativi (Ata). A rilevare la mancanza di posti nelle scuole è lo stesso Marco Bussetti, da poco ex Ministro dell'Istruzione che, da dirigente dell'Ufficio scolastico del capoluogo lombardo, afferma che i segretari mancano ben in una scuola su due.
E la situazione nelle scuole italiane potrebbe essere ben peggiore di quella presente in Lombardia. Lo stesso Bussetti, infatti, afferma: "Alla luce di quanto ho visto nel periodo di incarico da Ministro dell'Istruzione, gli studenti della Lombardia dovrebbero sentirsi fortunati perché la scuola milanese rappresenta tutt'oggi un'eccellenza".