Nelle province in cui non saranno avviate le convocazioni unitarie, le proposte per l'attribuzione degli incarichi a tempo determinato saranno avviate con la modalità ordinaria delle mail in ordine di posizione partendo dalla Gae (se non ancora esaurite) a seguire la II fascia e III, per concludersi con le domande di messa a disposizione nel caso di cdc in GI prive di aspiranti. Ma quest'ultima modalità prevede anche quest'anno, in relazione alle prime convocazioni giunte ai docenti, la clausola di risoluzione senza data certa a seguito delle nuove operazioni di definizione delle graduatorie, 'fino all'avente diritto', non consentendo al supplente di conoscere al momento dell'accettazione del contratto la data di termine oltre a creare delle difficoltà nella scelta delle altre sedi scolastiche.
È però pur sempre, in relazione al regolamento sulle supplenze, meno rischioso accettare l'incarico in attesa delle definizione dei posti vacanti.
Contratto fad, meglio accettare per non perdere la cattedra
L'accettazione di un contratto con clausola fino all'avente diritto - stipulato ai sensi dell'art. 40 comma 9 della Legge 449/97 - permette al docente di entrare subito in aula e avere la possibilità di fare lezioni nelle sue classi fin da settembre. Il contratto fad prevede che il docente starà su quel posto fino a nuova definizione delle graduatorie, ma non si conosce la data delle operazioni, a seguito del termine delle quali saranno avviate nuove convocazioni partendo da Gae e GI fino ad individuare il docente che per posizione (con punteggio più alto) accetta quella cattedra.
In realtà potrebbe accadere anche che quel posto resti del primo supplente che lo ha accettato, e molto spesso accade proprio questo, anche con i contratti fino all'avente diritto. Questo perché non sempre vengono fatte nuove convocazioni e molte scuole, sopratutto quelle che presentano delle graduatorie con classi di concorso esaurite, preferiscono tenere gli stessi docenti che hanno iniziato il percorso scolastico, evitando di interrompere la continuità didattica, sopratutto perché solitamente il termine di queste operazioni avviene anche in novembre inoltrato, con due mesi di lezione e prossimi alle vacanze di natalizie.
Ma non solo. Molto spesso non vi è bisogno di fare nuove convocazioni per sciogliere il contratto fad in quanto tutti i docenti in posizione migliore rispetto al docente che ha occupato il posto fino all'avente diritto sono già impegnati su altro contratto con data certa, per esempio fino al 10/06 o fino al 30/06, motivo per cui non sorge la necessità di effettuare nuove convocazioni e il posto è del supplente che lo ha accettato per primo.
È chiaro che nel primo caso, quello in cui le scuole non inoltrano nuove convocazioni perché desiderano confermare gli stessi insegnanti inseriti nel corpo docente all'inizio dell'anno, non vi è regolarità, mentre nella seconda ipotesi, è possibile gestire meglio l'assegnazione delle supplenze e permettere anche ai docenti di comprendere che è sempre meglio accettare anche un contratto con clausola risolutiva, sempre che la cattedra sia un posto vantaggioso e una Scuola in cui si desidera insegnare, in attesa delle definizione: quell'incarico potrebbe poi diventare la sede scolastica per tutto il corso dell'anno.
Non conviene dunque non accettare ora i contratti fad per attendere l'arrivo di contratti al 30/06 perché potrebbe capitare che tutti i posti siano occupati al momento delle nuove convocazioni, o che ne restino in numero inferiore in relazione ai supplenti con posizione più vantaggiosa in GI rispetto alla nostra.
È anche bene ricordare infatti che le prime convocazioni stanno arrivando con clausola risolutiva ma anche con il termine del 30/06 in modo che ogni posto possa essere facilmente trasformato in una supplenza fino alla fine dell'anno, con la possibilità anche di stipula di proroga per gli Esami di Stato della secondaria di I e II grado.
Supplenza fino all'avente diritto può diventare al 30/06
Un altro punto da tenere in considerazione è che, se si ha la possibilità di ricevere molte convocazioni e essere destinatari di più posti, sarebbe opportuno scegliere la cattedra che meglio si adatta alle nostre esigenze, in modo che se il contratto fad non dovesse risolversi, questa diventerebbe la sede scolastica che abbiamo scelto.
Non è infatti possibile abbandonare questa tipologia di supplenza con altra fad, anche se per più ore, ma esclusivamente al momento in cui si è destinatari di un posto al 10/06 al 30/06 o al 31/08. La circolare sulle supplenze ha aggiornato la sezione in materia di sottoscrizione dei contratti supplenza sia su posto comune e sul sostegno e anche in materia di Mad in cui è ben indicato l'utilizzo della stessa e le sanzioni in caso di abbandono di servizio e la possibilità di perdere il diritto su quella graduatoria e su la medesima classe di concorso per il resto dell'anno scolastico.
Dunque, in attesa di ricevere le convocazioni e di esserne destinatari, è necessario valutare bene tutte le proposte, anche se al momento giungono con clausola, accettando i posti con cattedra intera, maggiormente convenienti per non prendere servizio su più scuole, o anche degli spezzoni - per i quali si intendono ore residue e non frazionamento di posti o cattedre - riservandosi il diritto di completare la cattedra: la segreteria continuerà a inviare proposte di incarico per giungere ad avere una cattedra piena, e su quei posti si ha la priorità nell'invio delle convocazioni anche se si è arrivati a posizione più in basso della propria.
Ciò significa che non ci si deve preoccupare se arrivano degli spezzoni, se risultano conveniente per le nostre esigenze, è bene accettarli, perché non si resterà con poche ore, anche se il contratto è fad.
Certo, con le convocazioni unitarie, i docenti devono attendere spesso anche un'intera giornata prima di vedersi assegnata una cattedra, in quanto tutti i docenti con diritto a un incarico su una determinata classe di concorso vengono convocati in una sola giornata e in una sede specifica, ma la cattedra viene attribuita in modo definitivo per tutto l'anno e le scuole non hanno più da inoltrare mail di convocazione, fatta eccezione per le supplenze brevi che potrebbero sopraggiungere durante il corso dell'anno scolastico.