Nonostante le rassicurazioni, ribadite ad ogni occasione, del premier Giuseppe Conte sulla conferma di Quota 100 che troverà spazio nella legge di Bilancio 2020, prosegue il dibattito politico, economico e sindacale sulla riforma delle Pensioni. L’attenzione, in queste ore, è focalizzata in particolare proprio sulle pensioni anticipate a 62 anni con 38 anni di contributi introdotte dal precedente governo gialloverde per "superare" la legge Fornero e già richieste da oltre 180mila lavoratori che, secondo le previsioni dell’Inps, arriveranno a 200mila entro la fine di quest’anno.
Legge di Bilancio 2020, scontro Salvini-Renzi su Quota 100
Sulla questione previdenziale, in vista dell’esame parlamentare della prima manovra del governo giallorosso continua il duello a distanza tra il leader della Lega Matteo Salvini e quello di Italia Viva Matteo Renzi, nei giorni scorsi protagonisti di un confronto televisivo a tutto campo nel salotto di Porta a Porta di Bruno Vespa su Rai 1. "La Lega in Parlamento - ha detto oggi il leader del Carroccio ai microfoni di Rtl 102.5 - farà tutte le battaglie possibili e immaginabili sulla tutela di Quota 100". Non solo le pensioni anticipate, tra gli impegni della Lega anche la "difesa del diritto a pagare in contanti – ha aggiunto Salvini – e la semplificazione".
Queste le prime dichiarazioni di oggi di Salvini a Rtl 102.5 rilanciate poi dalle agenzie di stampa: ovviamente non si è fatta attendere la replica di Renzi, ospite a Mattino Cinque.
Il leader di Italia Viva: 'Errore dare soldi a 100mila pensionati'
"Salvini - ha detto il leader di Italia Viva - ha votato per il reddito di cittadinanza, che secondo me non serve all'Italia.
Salvini - ha aggiunto Renzi ai microfoni di Canale 5 - ha votato Quota 100 che dice di aiutare i pensionati ma invece aiuta solo 100mila persone. Dare soldi a 100mila pensionati è un errore". Prosegue dunque a colpi di dichiarazioni e post il duello a distanza tra Renzi e Salvini, in particolare sulla Quota100. Italia Viva ha già annunciato la presentazione di un emendamento per l’abolizione della Quota 100, puntando invece sul potenziamento dell’Anticipo pensionistico sociale introdotto dal governo Renzi e poi di fatto attivato dal governo Gentiloni.
Emendamento che non dovrebbe creare nessun problema all’esecutivo ma che sottolinea una diversità di vedute sul fronte pensionistico all’interno della maggioranza. E in questa situazione Renzi mostra di non andare d’accordo né con la maggioranza né con l’opposizione, visto che a difendere il provvedimento, in particolare, è proprio il leader della Lega per cui Quota 100 rappresenta uno dei simboli positivi del precedente governo gialloverde.