La storia di quota 100 sembra, sempre di più, destinata a completare il suo periodo di sperimentazione e chiudere alla fine del 2021. La misura è stretta in una morsa, con da un lato il possibile scalone di oltre 5 anni dal 2022, mentre dall'altro, il potenziale nuovo fenomeno degli esodati. Ecco quindi che da più parti sopraggiungono proposte, idee e suggerimenti per risolvere quello che adesso è divenuto il problema quota 100. Ultimo in ordine di tempo a produrre una sua personale soluzione di riforma previdenziale è l'ex Ministro Cesare Damiano.

A dire il vero ciò che dice Damiano non è una soluzione nuova, ma il rilancio di una sua proposta di riforma depositata in Parlamento da anni, cioè il Ddl 857, con la sua pensione a 62 anni di età, con 35 di contributi, ma con penalizzazione crescente per anno di anticipo.

Quota 100 va portata a scadenza nel 2021

L'ex Ministro ed ex Presidente della Commissione lavoro della Camera, Cesare Damiano, il 25 ottobre scorso è uscito con una nota sul sito ufficiale "Cesare Damiano.org" nella quale fa una analisi della situazione attuale di quota 100. Come dicevamo in premessa, continuare con la misura fino alla sua naturale scadenza andrebbe a produrre uno scalone di oltre 5 anni se davvero si tornasse alle regole Fornero per tutti.

Quota 100 è una misura destinata a pochi, tanto è vero che nella sua nota Damiano la chiama "finestra 100". Ma è pur sempre una misura che manda qualcuno in pensione prima delle attuali soglie Fornero e per questo, anche per Damiano, proseguire con la misura è assolutamente necessario. "Quota 100 è un patto con gli italiani ed i patti tra Stato e popolo non devono essere disattesi ad ogni cambio di governo", questo ciò che dice Damiano.

A maggior ragione se si pensa che chiudere anticipatamente la misura potrebbe fare ripiombare nel sistema un nuovo fenomeno esodati. Il riferimento dell'ex Ministro è a coloro che hanno già firmato patti di uscita dal lavoro con le aziende usando quota 100 nel prossimo biennio che si troverebbero senza lavoro e senza pensione se si interrompesse prima la sperimentazione della misura.

Come funziona la pensione anticipata di Damiano

"Con Pierpaolo Baretta e Maria Luisa Gnecchi ho depositato il 30 aprile 2013 il Ddl 857" e Damiano invita a tornare a rifletterci nella sua nota in cui ha riproposto il suo vecchio disegno di legge delega. Se non si può cancellare quota 100 prima della scadenza, non si può nemmeno lasciare tutto com'è oggi, con lo spettro della legge Fornero che tornerebbe a pieno regime e senza scorciatoie non appena la finestra di quota 100 scomparirà, questo il credo di Damiano che lo spinge a riproporre la sua versione di riforma. Ma come funziona il Ddl 857?

Si tratta di una proposta di legge che prevede quota 41 per tutti i precoci (senza distinzioni di categorie lavorative e di disagio della quota 41 di oggi) e la pensione con 62 anni di età e 35 di contributi.

Quest'ultima è la misura che secondo Damiano potrebbe evitare lo scalone 2022. In effetti sarebbe uno strumento che potrebbe concedere la pensione alla stessa età anagrafica di quota 100, cioè a 62 anni, ma con addirittura, un requisito contributivo più basso, cioè da 38 a 35 anni. Ci sarebbe da fare i conti però con la penalizzazione del 2% per ogni anno di anticipo rispetto alla pensione di vecchiaia Fornero, che si può percepire a 67 anni. Una misura votata alla flessibilità totale perché sarebbe il lavoratore a scegliere in base alle sue esigenze, se e quando lasciare il lavoro a partire dai 62 anni di età, considerando il fatto che ogni anno di anticipo costerebbe in termini di assegno pensionistico fino al taglio massimo dell'8%.