Le Pensioni restano un argomento che desta grande interesse nei talk politici. Se ne è parlato anche e molto durante la trasmissione Tagadà di La 7. Tra gli ospiti c'era l'economista Giuliano Cazzola. Si tratta di un esperto del settore che, a lungo, aveva osteggiato Quota 100. Nel corso della sua partecipazione al programma ha, però, sottolineato come la misura costerà meno del previsto evidenziando come il vero problema sia un altro. Il riferimento riguarda il così detto blocco del requisito contributivo che permette di raggiungere la pensione anticipata con i contributi richiesti ed indipendentemente dagli anni che l'eventuale richiedente avrebbe.
Quota 100 andrà ad esaurimento nel 2021
Quota 100 era stata fortemente voluta dal governo sostenuto da Lega e Movimento Cinque Stelle. Com'è noto rappresenta una misura opzionale, destinata, per volontà dell'esecutivo Conte bis, ad andare ad esaurimento nel 2021. Giuliano Cazzola è sempre stato molto critico riguardo alla scelta di adottarla e, da ospite di Tagadà, lo conferma: "Sono stato sempre contrario a Quota 100". Tuttavia, sottolinea come i riscontri che arrivano dai numeri paiono offrire uno scenario che probabilmente lui stesso non si era immaginato: "Si è speso meno e andando avanti si spenderà meno del previsto".
Chiusa una finestra, per Cazzola resta aperta una porta
Resta, però, il problema riguardo alla necessità che il sistema previdenziale resti sostenibile.
E, secondo Cazzola, al momento c'è una situazione che forse non viene sottolineata abbastanza. "Il vero problema - evidenzia - è il congelamento fino al 2026 del requisito contributivo per andare in pensione anticipata a prescindere all'età anagrafica". "Questo - tuona - andrebbe cambiato" "Se noi - incalza - abolissimo Quota 100, chiuderemmo una finestra e lasceremo aperta una porta".
A suo avviso si parla molto della misura voluta da Lega e Movimento Cinque Stelle non tanto per questioni tecniche, ma per altre ragioni. "Quota 100 - evidenzia - fa discutere perché è un argomento brillante". Rivolgendosi alla conduttrice Tiziana Panella, Cazzola fa un esempio chiaro e concreto di cosa si intenda con il blocco del requisito contributivo.
"Lei - afferma - se è una signora con 41 anni e 10 mesi potrebbe andare in pensione a qualunque età. Non ci sono vincoli e questo è possibile fino a tutto il 2026". A questo punto resta l'attesa per capire in che modo il governo sceglierà di affrontare nel 2020 il tema pensioni. Nei giorni scorsi il presidente dell'Inps Pasquale Tridico, da ospite di Di Martedì. aveva anticipato che ci sarebbero stati i tempi per pensare e mettere in atto una riforma strutturale del sistema previdenziale.