La sperimentazione della pensione anticipata Ape social è stata prorogata anche per l'anno 2020 dalla legge di Bilancio e l'Inps, con una nuova circolare, ha annunciato la riapertura delle domande per l'anno in corso con scadenza novembre prossimo.

L'indennità consente a lavoratori e contribuenti in condizioni di particolare disagio (disoccupati, disabili per una percentuale di almeno il 74 per cento o caregivers e lavoratori gravosi) di poter andare in pensione anticipata a partire dai 63 anni di età in presenza di almeno 30 anni di contributi versati (per i lavoratori gravosi gli anni di versamenti sono pari a 36).

Sarà necessario, come di consueto, presentare due domande: nella prima si richiede l'accertamento dei requisiti, mentre la seconda è la domanda di pensione vera e propria.

Pensione anticipata: comunicazione Inps uscita Ape social 2020 e social card

Insieme alle Pensioni Ape social, le cui domande potranno essere presentate entro il 30 novembre 2020, l'Inps ha diramato anche la comunicazione riguardante un altro istituto, ovvero quello della social card: in forza del nuovo assegno sociale, il valore dell'Isee per l'anno 2020 dei richiedenti non dovrà superare i 6.966,54 euro. Inoltre, comunica l'Inps, i redditi ed i trattamenti dei pensionati beneficiari della misura dovranno essere al di sotto del medesimo importo se l'età del beneficiario è compresa tra i 65 ed i 69 anni, fino ad un massimo di 9.288,72 euro annui se il beneficiario ha raggiunto l'età di almeno 70 anni.

Pensioni anticipate: ultime novità di oggi su uscita a 63 anni e con 30 o 36 di contributi

In attesa, dunque, della circolare che l'Inps diramerà per comunicare le disposizioni operative riguardanti la presentazione delle domande di riconoscimento per accedere alla pensione anticipata Ape social, l'Istituto previdenziale ricorda che possono accedere alla misura i lavoratori che hanno i requisiti necessari.

Nella comunicazione dell'Inps, la numero 163, si legge che l'autorizzazione di spesa per la pensione anticipata Ape social per l'anno 2020 è incrementata di 108 milioni di euro (218,7 milioni per il 2021, 184,6 milioni per il 2022, 124,4 milioni per il 2023, 57,1 milioni per il 2024 e 2,2 milioni per il 2025). Pertanto, rispetto alla scadenza originaria prevista dalla legge 232 del 2016, le Manovre finanziare che si sono succedute negli ultimi anni hanno più volte prorogato la scadenza.

Nella legge di Bilancio 2020 (legge 160 del 2019) si è ulteriormente estesa la possibilità di uscita con questo strumento di anticipo pensionistico a carico dello Stato fino alla fine del 2020. Per effetto della proroga per l'anno in corso, i lavoratori che rientrano nei requisiti richiesti potranno presentare dal 1° gennaio al 30 novembre 2020 (con una ripartizione in tre finestre annuali che verranno comunicate dall'Inps nella circolare operativa) la certificazione al diritto di indennità.

Domanda di pensione anticipata: scadenza al 30 novembre 2020 per uscita Ape social

Tuttavia, annunciando tale proroga, l'Inps rimanda ad una nota operativa di prossima pubblicazione l'analisi più dettagliata della misura di pensione anticipata con il nuovo assetto normativo conseguente alla Manovra di Bilancio 2020.

Tuttavia, informa Il Sole 24 Ore, con la comunicazione diramata nei giorni scorsi l'Inps ha riaperto materialmente la possibilità di presentare domanda di certificazione dei requisiti della pensione Ape social a quanti maturino i requisiti nel corso del 2020.

Potranno, altresì, presentare domanda anche i contribuenti che abbiano già raggiunto i requisiti di uscita negli scorsi anni ma non abbiano ottenuto il beneficio all'indennità di pensione. È necessario ricordare che i contribuenti che abbiano già maturato i requisiti di uscita con l'Ape social all'atto della domanda di certificazione potranno, al fine di non perdere alcuna rata di pensione, presentare contestualmente anche la domanda di accesso all'Ape social senza dover attendere l'esito della prima domanda.