Potrebbero essere circa centomila i pensionati che a gennaio si sono ritrovati un assegno di importo inferiore rispetto a quello che avrebbero dovuto percepire. A generare il problema sarebbe stato un errore di calcolo relativo al bonus Poletti. Al momento è stato possibile capire che l'Inps ha avuto modo di riconoscere l'errore e pertanto i rimborsi dovrebbero arrivare già nel mese di febbraio. Gli organi di informazione raccontano di Caf e patronati presi d'assalto, ma l'invito è quello di aspettare il prossimo mese per capire il più giusto dei modus operandi, qualora non dovesse arrivare il rimborso.

Errore nelle pensioni dovuto al bonus Poletti

Il consiglio che viene dato ai pensionati è quello di guardare con regolarità l'importo dell'assegno che percepiscono. Si tratta di una precauzione che consente di accorgersi di eventuali variazioni che consentono di rilevare eventuali mancanze ad errori. Nel mese di gennaio c'è stata un'intera fascia di pensionati considerata a rischio per un potenziale erroneo assottigliamento dell'assegno. Un "taglio involontario" generato da un errore e che dovrà portare a dei rimborsi nei confronti di chi ha subito il maltolto. Tutto nasce da un'errata computazione del bonus Poletti che varia per via gli effetti degli adeguamenti Istat per le Pensioni dal 2012 ad oggi.

La questione ha riguardato gli assegni che vanno dai 1.545 euro ai 3.090 euro. In termini economici la perdita rilevata è quantificabile in una cifra oscillante da un mino di 60 euro ad un massimo di 300 euro.

Pensioni tagliate per sbaglio: forse centomila casi

A portare all'attenzione la situazione è stata la Fnp Cisl di Bergamo.

Per dare la misura di quanto potenzialmente diffuso sia stato il problema, si può portare l'esempio della provincia bergamasca. Solo in quel territorio, infatti, è possibile individuare 80.000 persone in quella fascia di reddito pensionistico. Tuttavia, alla luce di quelle che sembrano essere le cifre, lo stesso ente si immagina di poter trovare solo centinaia di persone coinvolte dall'errore di calcolo.

A fare le cifre di quella che potrebbe essere la portata del fenomeno a livello nazionale è Il Tirreno. Il quotidiano, relativamente alla zona della Toscana, stima addirittura decine di migliaia di calcoli In Italia si quantifica che, nel complesso, possano esserci stati 100.000 errori. Occorre comunque precisare che, al momento, non sono ancora arrivati numeri ufficiali dell'Inps rispetto a quanto ampia possa essere la platea coinvolta dal problema. L'invito che viene fatto resta comunque, per chi non l'avesse fatto, di controllare i propri cedolini.