Dalla Fipe arriva una nuova presa di posizione rispetto al decreto "Cura Italia" recentemente approvato dal governo. In particolare, la Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi, fa esplicito riferimento alla cassa integrazione varata in sostegno delle imprese e dei lavoratori colpiti dall'emergenza sanitaria ed economica dovuta al diffondersi del Coronavirus, definita come 'ossigeno puro' per migliaia di lavoratori.
Coronavirus, per i ristoratori della Fipe la cassa integrazione è ossigeno per moltissimi lavoratori
In base ad un comunicato pubblicato nella serata di mercoledì 18 marzo 2020 sul proprio sito istituzionale, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi ha evidenziato l'importanza della cassa integrazione, considerata come "indispensabile per aziende e lavoratori".
La FIPE chiede ora che la misura sia accessibile nel più breve tempo possibile, in modo da garantire un sostegno utile che possa risultare efficace e tempestivo. Quest'ultimo punto non appare scontato, visto che "la rapidità può fare la differenza tra la sopravvivenza e la morte di un'impresa". Una constatazione che risulta ancora più valida per le piccole imprese. Da qui la richiesta alle regioni di accelerare le pratiche burocratiche, al fine di rendere disponibile il provvedimento.
La Fipe sull'importanza della cassa integrazione: perdite settoriali per 10 miliardi nel 1Q 2020
A conferma della necessità di agire con urgenza per sostenere il settore, la Fipe sottolinea i dati che si sono concretizzati nel primo trimestre dell'anno.
Secondo le nuove proiezioni, il 1Q del 2020 registra perdite per 10 miliardi di euro, mentre i lavoratori colpiti dalla crisi economica e dal fermo delle attività sono ben 700mila. Dati che rendono chiara e trasparente la necessità di non perdere tempo, anche per poter creare le basi di una solida ripartenza non appena l'emergenza sanitaria sarà terminata.
In particolare, al governo si chiede di emanare nel più breve tempo possibile i decreti interministeriali, così come si domanda all'Inps di agire con tempestività. Rimane invece responsabilità delle regioni provvedere alla sottoscrizione immediata dei necessari accordi con i sindacati, al fine di dare un ordine ai criteri di assegnazione dei contributi.
Solo con un lavoro tempestivo e coordinato sarà possibile dare una risposta veloce alle imprese del mondo della ristorazione, evitando che "lo stop temporaneo a cui sono costrette si traduca in una chiusura definitiva". Per tutti questi motivi, la cassa integrazione viene considerata come ossigeno per le centinaia di migliaia di lavoratori del settore ristorazione coinvolti nel blocco delle attività.