Dopo lunghe ed estenuanti battaglie condotte dai vari gruppi ed organi rappresentativi delle categorie professionali, finalmente sarà possibile chiedere il (primo) bonus di 600 euro. Poche ora fa infatti il Ministro Catalfo, di concerto con il Ministro dell'Economia e delle Finanze, ha sottoscritto il decreto a tutela di quelle categorie di professionisti che attendevano una risposta dal Governo. Parliamo soprattutto di quelle categorie professionali (avvocati, ingegneri, architetti, geometri) che, sebbene apparentemente non rientranti tra le attività il cui esercizio è stato inibito per l'emergenza coronavirus, di fatto hanno subito un notevole calo o, addirittura, azzeramento degli introiti.

Requisiti per avere diritto al bonus e come fare richiesta

Il nuovo rimedio assistenziale spetterà agli avvocati, commercialisti, architetti, geometri ed altre categoria di professionisti ed autonomi che sono iscritti ad enti previdenziali obbligatori di diritto privato, che pertanto risultano aver subito un danno economico. Il danno economico sarà presunto e quindi non necessiterà di alcuna prova per coloro che hanno avuto un reddito inferiore a 35.000 euro per il 2018; mentre andrà provato per i professionisti che hanno dichiarato nel 2018 un reddito superiore a 35.000 euro ed inferiore ai 50.000: in tal caso sarà sufficiente dimostrare di aver avuto una perdita del 33% nel primo trimestre di quest'anno.

Nulla invece spetterà per coloro che hanno dichiarato un reddito superiore a 50.000 euro. La richiesta del bonus di euro 600 per il mese di marzo dovrà essere presentata alla propria Cassa previdenziale di appartenenza e non all’Inps.

Nuovi sostegni anche per il mese di aprile

Il ministro Catalfo dichiara testualmente che "si tratta di un primo intervento per fronteggiare immediatamente la situazione di emergenza", che quindi sarà seguito da un successivo provvedimento anche per il mese di aprile, addirittura con un bonus superiore ai 600 euro.

"Siamo già al lavoro - prosegue il Ministro - sulle nuove misure per il decreto aprile, dove l'obiettivo è di prevedere, per queste categorie di lavoratori, un indennizzo di importo superiore"

Fondo Ultima Istanza: forse esteso ad agenti di commercio, colf e badanti

Si ricorda infine che la platea dei destinatari per il Fondo di Ultima Istanza potrebbe però ancora ampliarsi: si sta ragionando sull’inclusione di colf, badanti ed agenti di commercio.

Tali soggetti non potranno beneficiare dell’indennità di 600 euro che riguarda solo coloro che non siano iscritti alle altre forme previdenziali obbligatorie. Anche i lavoratori a tempo con contratto in scadenza in questi giorni, se esclusi da altre forme di tutela, possono accedere al Fondo di Ultima Istanza.