Il Ministero del Tesoro ha assicurato che il bonus di 600 euro per collaboratori, professionisti e partite Iva salirà a 800 euro , ma alcuni ne rimarranno esclusi. Si pensa, infatti di escludere dalla platea degli aventi diritto tutti coloro che hanno dichiarato redditi al di sopra dei 35 mila euro nel 2018. Questo perché il fondo necessario per l'attuazione dell'incremento del sussidio, al momento non è sufficiente a garantire a tutti l'incremento dello stesso.

Sussidio di 600 euro in favore di 3,1 milioni di cittadini

Nel contempo l'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha stanziato in favore di più di tre milioni di cittadini il premio spettante, a fronte di più di quattro milioni di domande in attivo.

Ad eccezione di un paio di enti che ancora non hanno dato il via ai pagamenti (Enpaf - farmacisti e Cassa Notariato), le altre Casse si sono avviate nell'erogazione. C'è chi procede a scaglioni, come ad esempio la Cassa forense e chi, invece ha versato subito tutto il dovuto, come la Enpam - medici.

Nella prima tranche del pagamento hanno percepito il bonus anche coloro che hanno redditi compresi tra i 35 e i 50 mila euro, con sospensioni o perdite nella propria attività pari al 33% durante il primo trimestre dell'anno corrente.

Le intenzioni degli esponenti della politica

Alcuni politici sono in disaccordo in merito all'aumento del bonus di 600 euro: mentre il Partito Democratico preme per introdurre nuovi vincoli alla misura, il Movimento Cinque Stelle è fermamente contrario ad ogni sorta di 'paletto'.

Insomma si cerca un'intesa per attuare la maggiorazione sul premio. L'esclusione dallo stesso dei candidati con redditi superiori a 35 mila euro sembra al momento la soluzione più probabile. Meno probabile, invece la possibilità di eliminare dalla platea dei beneficiari tutti coloro che sono al di sotto della suddetta soglia ma che possono dimostrare un calo del loro fatturato pari ad un terzo, durante la crisi economica innescata dall'emergenza Coronavirus in atto.

Bonus destinato soltanto ai professionisti iscritti all'Albo

La modifica dei requisiti d'accesso per il premio ha rallentato le procedure d'esaminazione delle domande da parte dell'Inps. Infatti, il decreto dell'8 aprile ha stabilito che il bonus spetterà soltanto ai lavoratori iscritti nelle Casse di Previdenza 'in via esclusiva', che non siano titolari di trattamenti pensionistici.

Quindi sono rimasti al di fuori del sussidio tutti i titolari di partite Iva che svolgono anche attività di lavoro dipendente e i soggetti che prendono una pensione diretta. Tale novità ha rallentato il processo di erogazione del bonus da parte dell'Inps che, al momento del decreto stava già provvedendo a inviare il sussidio agli aventi diritto.