Arrivano maggiori certezze sul Reddito di emergenza Inps a favore di colf, badanti, baby-sitter e altre categorie di lavoratori "in nero" che non hanno trovato tutele nelle misure istituite dal Governo Conte con il decreto "Cura Italia" del 17 marzo 2020: per tutti i precari, dunque, potrebbe arrivare un bonus da 400 ad 800 euro a seconda della composizione del nucleo familiare.

È su questi importi che stanno lavorando i Ministeri del Lavoro e dell'Economia, come confermato anche da Nunzia Catalfo a "Radio Anch'io" nella puntata del 22 aprile. In più, alle stesse categorie lavorative potrebbe essere allargato l'ammortizzatore sociale in senso stretto della cassa integrazione in deroga, come già avvenuto con i lavoratori delle imprese: in questa ipotesi, il decreto che arriverà a fine aprile potrebbe prevedere determinati importi a seconda dell'orario di lavoro prestato.

Bonus Inps 400-800 euro del Reddito di emergenza: ultime novità di oggi su badanti, colf e precari

Colf, badanti, baby-sitter e altre categorie lavorative non in regola, secondo quanto confermato anche dal Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, potrebbero ricevere il bonus Inps da 400 a 800 euro per i mesi di aprile e maggio. La base di partenza, i 400 euro, dovrebbe riguardare le famiglie monocomponenti, mentre il sussidio dovrebbe aumentare fino ad 800 euro a seconda della numerosità della famiglia stessa.

Si tratterebbe di allargare, dunque, le maglie del Reddito di cittadinanza, temporaneamente, con l'istituzione del Reddito di emergenza: tutti i lavoratori che non abbiano beneficiato dei sussidi previsti nel decreto "Cura Italia" rientrerebbero in questa formula di tutela che prevede, dunque, anche i lavoratori che non hanno contratti in essere, sconosciuti per lo più alla contribuzione e al Fisco.

Badanti, colf e baby-sitter assunti: indennità di aprile e maggio, non il bonus ma Cig Inps in deroga

Oltre al bonus che può arrivare a 800 euro, sul tavolo del Ministero del Lavoro si sta lavorando a misure nel pacchetto del decreto di aprile che possano allargare la cassa integrazione Inps in deroga ai colf e badanti che abbiano un contratto regolare.

In tal caso, si tratterebbe di un sostegno ai lavoratori, ma anche alle famiglie dei domestici che stanno continuando a pagare lo stipendio pur avendo lasciato a casa i colf assunti per evitare il rischio di contagio. L'importo, in questo caso, sarebbe legato alle ore di lavoro previste dal contratto e a quelle effettivamente lavorate.

Pertanto, sul tavolo del Ministero del Lavoro si sta ragionando su di un sostegno economico variabile: si parte da una base di 200 euro per i mesi di aprile e maggio agli assunti part-time, fino ai 400 euro per quelli a tempo pieno. Non è escluso, tuttavia, che l'importo possa arrivare anche a 600 euro a determinate condizioni sulle quali stanno lavorando i tecnici del ministero. L'importo dell'allargamento della cassa integrazione in deroga andrà, in questa ipotesi, ai colf e alle badanti che si ritrovino con il contratto di lavoro sospeso dai propri datori.