Il governo Conte all'interno del Decreto legge Rilancio, entrato in vigore nel nostro paese con la firma del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riconosce un bonus anche a coloro che svolgono lavori domestici senza vincoli di coabitazione con il titolare del rapporto di lavoro. Il sussidio non oscilla da un minimo o un massimo ma ammonta a una cifra non variabile pari a 500 euro percepibile per due mesi per un totale complessivo di mille euro. Le ore lavorative dovranno corrispondere ad una durata totale maggiore di dieci ore a settimana.

Da oggi 25 maggio si dà inzio all'invio delle domande da presentare solo telematicamente collegandosi al sito ufficiale dell'Istituto nazionale della previdenza sociale (Inps).

I requisiti per ottenere il bonus

Il Decreto Rilancio con tale manovra racchiusa all'interno dell'art.85 del DL Rilancio decide di tutelare colf e badanti dalle conseguenza generate dall'emergenza epidemiologica da Coronavirus. Le cifre destinate sono pari a 500 euro mensili corrispondenti al mese di aprile e al mese di maggio 2020.

I criteri/requisiti per usufruire del bonus sono qui di seguito elencati:

  • contratto di lavoro stipulato a partire dal 23 febbraio corrispondente ad un numero specifico di ore lavorative, ovvero, maggiore di dieci ore a settimana;
  • assenza di un rapporto di convivenza con chi riceve la prestazione lavorativa.

Il bonus potrà essere ottenuto, previo controllo dei requisiti indicati anche se la propria attività lavorativa si sia interrotta durante la fase di confinamento da Covid-19.

I casi di esclusione

Non tutti coloro che svolgono la professione di colf e badanti potranno ottenere il bonus di 500 euro. Vi sono dei casi di incompatibilità, la cui presenza esclude il richiedente dalla ricezione del sussidio in esame.

I casi di esclusione sono i seguenti:

  • il lavoratore domestico non dovrà percepire alcuna pensione, fatta eccezione dell'assegno di invalidità;
  • non dovrà essere destinatario delle somme previste dalla nuova misura di sostegno al reddito, denominata Reddito di emergenza o Rem;
  • non usufruire delle cifre messe a disposizione dal Reddito di cittadinanza;
  • incompatibilità con il bonus 600 euro;
  • non percepire nessun altro ammortizzatore sociale.

L'Istituto nazionale della previdenza sociale in assenza dei casi elencati destinerà il bonus agli aventi diritto in un unico importo, pari a mille euro.

Come presentare domanda

Il sussidio dovrà essere obbligatoriamente richiesto online tramite il portale dell'Inps o in alternativa sarà possibile rivolgersi ad enti di Patronato e/o organizzazioni fiscali autorizzate all'inoltro della domanda.