Flavio Briatore, in un video su Instagram, è tornato a criticare apertamente l'operato del governo presieduto da Giuseppe Conte. L'imprenditore ha manifestato una vistosa insoddisfazione per le misure messe in atto dall'esecutivo per aiutare le aziende a fronteggiare la crisi derivata dall'emergenza sanitaria. Oltre all'insufficienza delle misure messe in campo sul fronte economico, l'imprenditore ha puntato il dito contro gli aiuti a grandi aziende a discapito del sostegno alle piccole e medie imprese.
Briatore contro gli aiuti alle grandi aziende
Flavio Briatore ha riferito di aver ricevuto segnalazioni da imprenditori che, al momento, manifestano difficoltà quasi insormontabili. "Ho - ha rivelato - ristoratori italiani che non sanno più cosa fare". Il manager senza giri di parole addossa le responsabilità al governo: "Questo governo - evidenzia - ti promette, promette e poi non succede niente. Stanno promettendo miliardi alle grandi aziende: Fiat, Autostrade e tante aziende."
L'obiettivo dell'esecutivo è quello di tutelare i livelli occupazionali delle multinazionali citate. Per Briatore, però, al momento non è stato d'aiuto a chi, a suo avviso, ne avrebbe avuto maggiore bisogno. "Prima - ha proseguito - di dare miliardi a loro possono dare 25000 euro ai ristoratori, piccole e medie aziende".
Al governo Briatore imputa la mancata percezione della situazione economica del Paese. "Non si rendono conto - ha proseguito - in che situazione sono i ristoratori. Hanno pagato stipendi e affitti, adesso sono due o tre mesi che non lavorano".
Decreto Rilancio nel mirino di Briatore
Tra le misure che mirano a sostenere le aziende c'è la cassa integrazione.
Da un lato garantisce un'entrata economica ai dipendenti, dall'altro sgrava dai costi gli imprenditori. Secondo Briatore, però, la misura messa in campo con il Decreto Rilancio ha un volto che penalizza chi ha un'azienda. "Se andate - prosegue - a vedere la cassa integrazione del Decreto Rilancio è una truffa ai danni del ristoratore.
A fronte di cinque settimane di cassa integrazione, ci viene imposto il divieto di licenziare fino al 17 agosto. La maggior parte delle aziende ha terminato le prime nove settimane il 10 maggio scorso. Con ulteriori 5 settimane si arriva al 14 giugno. Dal 14 giugno a fine agosto, ma chi è che lo sostiene questo costo? I ristoratori e gli imprenditori? Non possono".
Secondo Briatore chi è al timone del Paese non ha ancora capito che le entrate delle attività, complice la situazione generale, sono destinate a variare al ribasso per lungo tempo. "Il governo - ha evidenziato - non capisce che il fatturato non sarà come più come prima. Cosa facciamo? Li mettiamo tutti alla fame? Voi non avete dato una lira a nessuno.
È una vergogna".
E poi un ultimo pensiero: "State pensando di dare 6 miliardi qui, 2 miliardi lì. Magari aziende che hanno in portafogli 25 miliardi di cassa. Voi siete fuori. Non sapete quale è la realtà di questa gente qui. Voi non lo capite, quando uno non capisce è ignorante. Noi ci troviamo di fronte a degli ignoranti, voi siete degli ignoranti".