Non si ferma il dialogo con il Comitato tecnico scientifico per garantire la riapertura delle scuole italiane in totale sicurezza. Il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina propone il rientro in aula su tutto il territorio nazionale il 14 settembre.

Azzolina propone il 14 settembre per la riapertura delle scuole

Il ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina con un post su Facebook ha annunciato un'ipotesi circa la data di riapertura delle scuole in tutta Italia. "Le scuole riapriranno in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale. Per l'avvio del nuovo anno abbiamo già proposto la data del 14 settembre".

Già dal primo settembre sarà, invece, possibile recuperare le lezioni perse durante il lockdown a causa del coronavirus.

Proprio su queste tematiche, è andato avanti negli ultimi giorni il dialogo condotto dal Comitato tecnico scientifico del Ministero della Salute, per permettere agli studenti di tornare in aula a settembre in totale sicurezza. Entro giovedì 25 giugno si terrà il confronto con Regioni ed Enti Locali, così da definire con precisione le linee guida pensate per la riapertura delle scuole.

Quali sono le norme da rispettare a scuola a partire da settembre

Al momento tra le ipotesi dominanti circa le norme che consentirebbero la riapertura delle scuole in sicurezza permane il distanziamento tra i banchi di un metro, anche se alcune regioni chiedono la garanzia di 1,8 metri quadrati di superficie per ciascun alunno.

Sembrano, inoltre, confermate anche le entrate e le uscite scaglionate, la divisione delle classi in gruppi grazie all'utilizzo di palestre e laboratori, l’ingresso negato a chi ha più di 37,5 gradi di temperatura, la pulizia degli spazi e la mascherina obbligatoria al di sopra dei sei anni. Secondo le ultime proposte, si è poi parlato di sottoporre tutto il personale scolastico a uno screening sanitario, per verificare lo stato di salute, prima del ritorno a Scuola a settembre.

Successivamente, una volta rientrati in aula e valutato l'andamento dei contagi, si prenderà in considerazione anche l'ipotesi di permettere ad alunni e insegnanti di togliere la mascherina, qualora non venga meno il rispetto di due metri di distanza gli uni dagli altri.

La risposta dei presidi alle proposte del Comitato tecnico scientifico

Per quanto la proposta della riapertura delle scuole il 14 settembre sembri trovare il consenso da parte di quasi tutte le regioni italiane, i presidi mettono subito in guardia il ministro Azzolina e il Comitato tecnico scientifico. In almeno il 40% delle aule scolastiche è di fatto impossibile mantenere il distanziamento sociale di un metro tra i banchi degli studenti.

Antonello Giannelli, attuale presidente dell'associazione nazionale presidi, commentando quanto ipotizzato finora, ha lanciato un chiaro messaggio su cui riflettere proprio a proposito di questo tema: "Cosa facciamo in questi casi? Questa è la domanda principale a cui dovrebbero rispondere le linee guida".

Accanto all'importanza di ricevere linee guida precise per la riapertura delle scuole in sicurezza, si pone, infine, il problema relativo al personale. Per evitare le cosiddette classi pollaio da 25-30 studenti, permettendone la suddivisione in gruppi più piccoli, durante il prossimo anno scolastico sarà necessario disporre di nuovi collaboratori. A quanto pare, stando alle parole di Pino Turi, segretario della Uil Scuola, da settembre serviranno 200.000 supplenti, sia per posti comuni che per sostegno, e si conteranno ben 38.000 cattedre rimaste vacanti e 39.000 pensionamenti.