Stando alle prime proiezioni, al Referendum 2020, dovrebbe vincere il sì con quasi il 69,21% dei voti contro il 30,79% dei no. Alle elezioni regionali dovrebbe invece prevalere il centrodestra in Veneto, Liguria e Marche. Il centrosinistra dall'altra parte è in testa in Campania.
Referendum 2020: il risultato per il taglio dei parlamentari
I risultati provvisori del Referendum 2020 sul taglio dei parlamentari rivelano una vittoria da parte del sì con una percentuale del 69,21% contro il no al 30,79%. L'affluenza provvisoria si attesta, invece, intorno al 53,91%.
Trattandosi di un referendum costituzionale non è previsto il quorum, pertanto, a prescindere dal numero di italiani alle urne, con la maggioranza del sì la riforma sul taglio dei parlamentari entrerà in vigore.
Stando, quindi, ai dati attuali che vedono il no praticamente sconfitto, si darebbe il via libera alla riduzione del numero dei parlamentari con la modifica degli articoli 56 e 57 della Costituzione. In questo modo, il numero di deputati passerà da 630 a 400 e quello dei senatori da 315 a 200. La legge, però, non sarà operativa prima del trascorrere di sessanta giorni, vale a dire il tempo tecnico per procedere con la riorganizzazione dei collegi.
Il primo a commentare i risultati è stato Benedetto Della Vedova di Più Europa: "La campagna per il No ha funzionato, ma non è stato sufficiente".
Dall'altro lato Luigi Di Maio, insieme al M5S, si è pronunciato in modo positivo: "Risultato storico, la Politica dà un segnale ai cittadini".
Alle elezioni regionali 'pareggio' tra centrodestra e centrosinistra
Oltre ai risultati del Referendum 2020, iniziano a delinearsi anche le proiezioni Rai per le Elezioni politiche regionali che vedono un pareggio tra centrodestra e centrosinistra.
In Veneto il candidato del centrodestra Luca Zaia conquista al momento il 74,2% contro Arturo Lorenzoni di centrosinistra, fermo al 16,01%. In Liguria Giovanni Toti (centrodestra) è in vantaggio su Ferruccio Sansa (centrosinistra) con il 52,9% contro il 39%. Anche nelle Marche Francesco Acquaroli (centrodestra) supera con il 48% Maurizio Mangialardi (centrosinistra) fermo al 34,7%.
Situazione invece completamente ribaltata in Toscana, Puglia e Campania. Nel primo caso Eugenio Giani (centrosinistra) è in leggero vantaggio rispetto alla candidata di centrodestra Susanna Ceccardi, rispettivamente con il 46,4% e il 42,1%. In Puglia, sempre secondo le prime proiezioni, Michele Emiliano (centrosinistra) supera Maurizio Mangialardi (centrodestra) con il 48% dei voti rispetto al 34,7%. Nella regione Campania Vincenzo De Luca (centrosinistra) si conferma in vantaggio con il 54-58% contro lo sfidante di centrodestra Stefano Caldoro che ottiene al momento il 23-27%.
Infine, in Valle d'Aosta è la Lega a risultare il primo partito con il 20-24%.
Come procedono le elezioni comunali
Per quanto riguarda le elezioni comunali, si attendono ancora le proiezioni per fare i primi bilanci, tuttavia sembra che il centrodestra conserverà il sindaco a Venezia e Lecco, mentre il centrosinistra dovrebbe prendere Trento e Mantova.
Nella maggior parte degli altri capoluoghi di provincia sarà quasi certamente necessario tornare alle urne tra due settimane per il ballottaggio. A Reggio Calabria, per esempio, il sindaco uscente di centrosinistra Giuseppe Falcomatà e il suo sfidante di centrodestra Nino Minicucci risultano essere in perfetta parità tra il 31% e il 35%. Situazione analoga anche a Bolzano, dove il sindaco uscente Renzo Caramaschi (centrosinistra) si contende i voti con Renzo Zanin.
Ballottaggio anche per il M5S a Matera, dove il grillino Domenico Bennardi potrebbe avere una seconda occasione contro il candidato del centrodestra Rocco Sassone, entrambi seguiti con percentuali ravvicinate da Giovanni Schiuma del centrosinistra.