In arrivo il tavolo tra l'Aran e i sindacati per il rinnovo dei contratti degli statali per il triennio 2019-2021 e i conseguenti aumenti degli stipendi dei lavoratori della Pubblica Amministrazione. Proprio l'Aran, l'agenzia deputata alla trattativa per il ministero della Funzione Pubblica, ha confermato le cifre degli aumenti in busta paga trapelate nei mesi scorsi, indicando un incremento medio di 100 euro nei cedolini dei lavoratori pubblici pur in considerazione delle differenze tra i vari comparti della Pubblica amministrazione e di alcune voci a integrazione degli aumenti, prime tra tutte l'indennità di vacanza contrattuale e l'applicazione dell'elemento perequativo.

Rinnovo contratti statali 2019-2021: di quanto aumentano gli stipendi dei docenti e infermieri?

Sul piatto degli aumenti degli stipendi della Pubblica amministrazione per i nuovi contratti 2019-2021 il governo Conte ha stanziato in tutto circa sette miliardi di euro per un incremento nei cedolini degli statali di 107 euro medi, al lordo però dell'elemento perequativo, la voce di incremento introdotta nel precedente rinnovo dei contratti per pareggiare i redditi più bassi agli 85 euro lordi mensili promessi dall'allora governo Gentiloni. Entrando nel dettaglio dei comparti pubblici, quello della Scuola registrerà aumenti al di sotto delle attese: dai dati dell'Aran, infatti, i docenti dovrebbero fermarsi a 91,50 euro lordi, comprensivi dell'indennità di vacanza contrattuale e al netto dell'elemento perequativo.

Qualche euro di più di aumento spetterà agli infermieri ai quali arriverà un incremento nei cedolini di 97 euro già al lordo dell'indennità di vacanza contrattuale e al netto dell'elemento perequativo che, come singola voce, è calcolata intorno ai 15 euro.

Contratti Pubblica amministrazione: ultime novità sulla trattativa e aumento stipendi

Molto più bassi saranno gli aumenti determinati dal rinnovo dei contratti per i dipendenti pubblici degli enti locali: alla categoria base saranno corrisposti nelle buste paga 60,30 euro, includendo l'indennità di vacanza contrattuale e al netto dell'elemento perequativo, contro i 334 euro di incremento dei dirigenti.

Da quanto calcolato dell'Aran l'aumento medio delle retribuzioni con i nuovi contratti sarà del 3,8%, percentuale che aumenta fino al 4,07% comprendendo anche l'elemento perequativo per il quale il governo ha stanziato risorse per 250 milioni di euro all'anno. Secondo quanto dichiarato dal presidente dell'Aran, Antonio Naddeo, alla fine del mese di gennaio si definiranno, con i sindacati, i comparti pubblici e le aree di contrattazione. Successivamente la direttiva del ministero della Funzione pubblica e del ministero dell'Economia darà ufficialmente il via alla trattativa nella quale emergeranno le indicazioni per destinare maggiori risorse ai comparti della Pubblica amministrazione più svantaggiati.