Il governo Draghi accelera sul nuovo decreto "Ristori 5" per chiudere entro la fine di febbraio con gli aiuti destinati ai lavoratori autonomi e alle imprese colpiti dall'emergenza Covid. Numerose sono le misure attese nel nuovo provvedimento: si va dal bonus di 1000 euro a favore dei lavoratori autonomi, anche senza partita Iva, ai professionisti ai lavoratori stagionali, fino ai ristori attualmente ancora in discussione per le imprese che abbiano dovuto sospendere la propria attività o subito delle perdite nello scorso anno che verranno rimborsate nel corso del 2021.
Ma il nuovo decreto dovrà tener conto anche delle ulteriori misure previste per i lavoratori dipendenti con le otto settimane di cassa integrazione ordinaria e le 26 in deroga da utilizzare entro il 31 dicembre 2021, oltre a garantire l'ulteriore proroga del blocco dei licenziamenti.
Bonus 1.000 euro Inps: chi può richiederlo tra partite Iva, autonomi e stagionali e lavoratori turismo
Ampia è la platea dei possibili percettori del bonus 1000 euro Inps in arrivo dal decreto Ristori 5. Dalle prime indiscrezioni, l'indennità dovrebbe arrivare, come per i precedenti decreti, ai:
- dipendenti stagionali e lavoratori in somministrazioni dei settori del turismo e degli stabilimenti termali, dipendenti a tempo determinato degli stessi settori e di settori diversi;
- lavoratori intermittenti;
- lavoratori autonomi che non hanno partita Iva e non sono iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria che siano stati titolari di contratti di lavoro autonomo occasionale durante il 2020;
- incaricati alle vendite a domicilio con iscrizione alla Gestione separata Inps;
- lavoratori iscritti al fondo pensione del settori dello spettacolo.
Inoltre, il contributo di 1000 euro dovrebbe essere assicurato anche agli altri lavoratori con partita Iva purché l'apertura della posizione sia stata effettuata da almeno tre anni e il volume di reddito non superiore ai 50.000 euro.
Ulteriore tutela dovrebbe arrivare anche a chi abbia cessato la Naspi o la Dis-Coll tra luglio dell'anno scorso e febbraio 2021, purché non siano in corso altre misure di sostegno al reddito, contratti di lavoro subordinato o di pensioni.
Ristori 5, oltre al bonus Inps indennizzi alle imprese che hanno subito perdite nel 2020
Proprio in questi giorni il governo Draghi sta lavorando per accelerare l'emanazione del nuovo provvedimento che è atteso entro il 28 febbraio o, al massimo, per il 1° marzo. Oltre ad autonomi, partite Iva e stagionali, buona parte dei ristori saranno assicurati a tutte le attività economiche, tra le quali bar, ristoranti, palestre e imprese commerciali che, nel corso del 2020, hanno visto scendere il proprio volume d'affari di almeno il 33%.
L'ipotesi più probabile è quella che gli aiuti possano andare a coprire i costi fissi che non sono coperti dai ricavi e che, pertanto, vadano a finire nelle perdite. Tuttavia, sulla determinazione delle perdite risiedono i maggiori dubbi dei tecnici del governo, tanto è vero che nelle scorse ore è stata presa in considerazione anche l'ipotesi di risalire ai dati delle aziende rientranti tra quelle ipotizzate come beneficiare attraverso la fatturazione elettronica. Metodo che, tuttavia, andrebbe a escludere quelle voci di costo che non vengono registrate nelle fatture passive, come ad esempio i costi di affitto o dei dipendenti.