Un nuovo disegno di legge della Lega di Matteo Salvini per cambiare la tanto contestata riforma Pensioni targata Fornero. I leghisti cominciano così a tentare di piazzare le loro proposte nell’agenda politica e parlamentare che inaugura il suo nuovo corso con il nuovo governo guidato da Mario Draghi che ha ottenuto nei giorni scorsi una larga fiducia sia al Senato che alla Camera. La nuova proposta di legge, di cui è primo firmatario l'ex sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali Claudio Durigon, è stata depositata dal gruppo parlamentare del Carroccio alla Camera dei Deputati.
Viene chiesta dai parlamentari la Quota 41 per tutti per l’accesso alla pensione anticipata che tanga in considerazione tutti i contributi versati dai lavoratori in qualsiasi gestione previdenziale. Inoltre, il ddl prevede il mantenimento di Quota 100, una delle misure simbolo del governo gialloverde, "unicamente per i soggetti – viene spiegato nella relazione illustrativa - che svolgono lavori usuranti".
Pensioni per tutti con 41 anni di contributi, la proposta del Carroccio alla Camera
In primo luogo, il disegno di legge della Lega, sostituisce "integralmente le regole – si legge nella relazione illustrativa del testo - introdotte dalla riforma Fornero" e prevede, a partire dal 2022, "un nuovo e unico requisito contributivo pari a 41 anni per tutti".
La cosiddetta Quota 41, su cui tante sono state le aspettative alimentate in questi anni, in particolare durante il periodo del primo governo Conte sostenuto in Parlamento dalla maggioranza composta da Lega e Movimento 5 stelle che avevano proposto questa soluzione previdenziale anche tra i punti del famoso “contratto di governo”.
Pensioni, Lega: modifiche al sistema rispondono ad obiettivi Ue su disparità genere
I deputati leghisti sottolineano che queste modifiche al sistema previdenziale italiano risponderebbero anche “all’obiettivo di definire la procedura – si legge nella relazione del ddl - di infrazione che l’Unione europea ha aperto nel 2013 nei confronti dell’Italia a causa – viene spiegato - della violazione delle norme del regolamento europeo che vietano le disparità di genere”, considerato che i vari requisiti vigenti oggi per l’accesso al trattamento previdenziali tra uomini e donne violano di fatto tale principio.
Vanno però in questo quadro considerati anche gli obiettivi di finanza pubblica e dunque la necessità di una riforma delle pensioni che sia sostenibile sul piano economico e finanziario.
Pensioni Quota 100, ddl leghista: misura da mantenere per i lavori usuranti
La proposta di legge depositata dal gruppo parlamentare della Lega a Montecitorio affronta anche la questione Quota 100, la soluzione che consente l’accesso anticipato alla pensione a 62 anni con 38 anni di contributi la cui sperimentazione triennale scadrà il 31 dicembre 2021. I deputati leghisti propongono che questa misura venga invece mantenuta per i lavoratori che svolgono "lavori usuranti”, i criteri per individuare questa categoria sono quelli già previsti per le pensioni dei lavoratori precoci e per l’Anticipo pensionistico sociale ma viene eliminato il meccanismo delle “finestre di attesa”.