Il dossier sulla riforma delle Pensioni rimane al centro della discussione politica, economica e sindacale in queste delicatissime ore in cui sono in corso gli incontri del presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, e i gruppi parlamentari per la costituzione del nuovo governo. In particolare, è la Lega di Matteo Salvini, che incontrerà domani il premier incaricato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ad animare il dibattito sul proseguimento o meno della formula Quota 100, la pensione anticipata a 62 anni con 38 anni di contributi introdotta in via sperimentale per tre anni e destinata a concludersi il 31 dicembre 2021.

Pensioni, la Lega continua a difendere la Quota 100 per l’uscita anticipata dal lavoro

“Non diremo mai sì – ha detto oggi il segretario del Carroccio Matteo Salvini parlando con i giornalisti fuori dal Senato - a chi vuole la patrimoniale o l'azzeramento di Quota 100. Ma non è un no – ha sottolineato il leader della Lega - a persone o simboli, sarebbe un no sui temi”. I leghisti, dunque, continuano a difendere a spada tratta la Quota 100 che, assieme al reddito di cittadinanza, rappresenta una delle misure simbolo del precedente governo giallo-verde. Sulla questione previdenziale oggi si è di nuovo fatta sentire la voce del deputato leghista Claudio Durigon che ieri era intervenuto per replicare al leader di Confindustria Carlo Bonomi secondo il quale la Quota 100, così come il reddito di cittadinanza, sono due misure da superare e non sono sostenibili sul piano economico.

"Siamo di fronte – ha detto oggi Durigon ai microfoni Radio Cusano Campus - ad un periodo storico pazzesco. Togliere Quota 100 – ha aggiunto il parlamentare leghista durante la trasmissione ‘l’Italia d’è desta’ - significherebbe proporre una nuova riforma pensionistica che sia adeguata al momento economico”.

Pensioni, Durigon: ‘Proroga Quota 100 per un anno non avrebbe un costo esorbitante’

In sostanza la Lega è favorevole a un intervento strutturale sulle pensioni su cui era già stato avviato un confronto tra il Governo Conte e le organizzazioni sindacali, ma nelle more che il progetto possa andare in porto chiede la prosecuzione del regime sperimentale di Quota 100 di cui hanno già beneficiato migliaia di lavoratori che hanno avuto la possibilità di andare in pensione anticipatamente nonostante le rigidità della legge Fornero varata nel 2011 dal Governo Monti sostenuto in Parlamento da una maggioranza di larghe intese alla tedesca che andava da Forza Italia al Partito democratico.

“Ma se questo non dovesse avvenire – ha sottolineato Durigon parlando della riforma delle pensioni - penso che sarebbe meglio mantenere Quota 100”. Secondo i dati forniti dal responsabile del dipartimento Lavoro del Carroccio, sono 275.000 le istanze per Quota 100 già approvate a fronte di 380.000 domande presentate. Per il parlamentare leghista prorogare di un anno la sperimentazione di Quota 100 in attesa di una riforma strutturale del sistema pensionistico “non avrebbe un costo esorbitante” mentre “costerebbe molto di più” un’altra soluzione per l’uscita anticipata dal mondo del lavoro.