Si stimano circa 600 mila colf, badanti e babysitter non vaccinati anti-Covid, un milione se si aggiungono i domestici in nero, circa la metà di tutti i lavoratori del settore. Due milioni di famiglie, nelle vesti di datori di lavoro, che sono alle prese con la regolarità del vaccino e del Green pass per l'assistenza domiciliare. Un numero elevato, dunque, per lavoratori e famiglie che dal 15 ottobre prossimo dovranno essere in regola con le norme anti-contagio: per colf e badanti c'è la sospensione dal lavoro e la perdita dello stipendio. Per le famiglie la grana è quella di dover controllare il Green pass, probabilmente avvalendosi dell'app Verifica C19 già adottata dai locali pubblici.

'Colf, badanti e babysitter senza Green pass vanno sospesi'

La conferma della necessità del Green pass per colf e badanti è arrivata dal ministro della Famiglia, Elena Bonetti. "La colf senza pass va sospesa e le famiglie devono controllare - ha detto il ministro che poi ha specificato compiti e responsabilità - La famiglia dovrà comportarsi come qualsiasi altro datore di lavoro. Entro il 15 ottobre ha l'obbligo di farsi carico di verificare che la persona che lavora in casa sia dotata di Green pass. In caso di rifiuto del lavoratore la famiglia - ha continuato Bonetti - ha lo strumento per poter sospendere il collaboratore domestico, la babysitter, la badante come per tutti gli altri lavoratori".

Green pass, come dovranno essere fatti i controlli dalle famiglie a colf e badanti?

Le famiglie, come ogni altro datore di lavoro, sono soggette a verifiche e a sanzioni nel caso in cui colf, badanti e babysitter siano sprovvisti del documento verde. La sanzione per le famiglie varia da 400 a 1.000 euro. La soluzione che il governo sta studiando in questi giorni in vista dell'obbligo di Green pass dal 15 ottobre prossimo è quella di allargare l'utilità dell'App Verifica C 19 anche alle famiglie.

Con l'applicazione, le famiglie controllerebbero la regolarità del Green pass semplicemente dal QR code di ciascun documento. Ovviamente ciò è possibile nei confronti dei lavoratori domestici che sono in possesso del documento verde: anche per i domestici è previsto un meccanismo sanzionatorio in caso di non possesso o di documento irregolare.

Per i lavoratori senza Green pass la sanzione varia da 600 a 1.500 euro.

Cosa deve fare chi ha in casa una badante o un colf non in regola con il Green pass?

Numeri elevati nell'assistenza domestica di lavoratori e famiglie che dovranno regolarizzarsi da qui a meno di un mese. I colf, le badanti e le babysitter in condizioni di regolarità sono 920 mila, secondo il censimento dell'Inps. Tuttavia, con l'ampia fascia di lavoratori in nero si arriverebbe, insieme ai regolari, a oltre un milione di colf, 740mila badanti e altri 240mila babysitter. Per i rapporti di lavoro in nero sarà impossibile far funzionare il sistema del documento verde con conseguenze sia ai danni dei lavoratori, degli istituti di previdenza e dell'Erario, che dal punto di vista sanitario per la possibilità di nuovi focolai di diffusione della Covid-19.

Pertanto, la famiglia datrice di lavoro dovrà verificare il possesso del Green pass del proprio dipendente. Se la badante, la colf o la babysitter non ha il documento o ne ha una versione non valida (da accertare con l'App Verifica C19), il datore deve sospendere il domestico fino alla presentazione di una documentazione idonea. La sospensione vale dal primo giorno e non si deve versare lo stipendio per tutta la durata della sospensione stessa.

Documento verde, famiglia ha colf o badante in nero, cosa deve fare?

Se la famiglia ha una collaboratrice, una badante o una colf in nero (o senza permesso di soggiorno), come può verificare la regolarità del Green pass? In questa situazione, la famiglia è comunque costretta alla verifica con le dovute conseguenze della mancanza del documento verde.

La mancata verifica, oltre alle sanzioni, comporterebbe le conseguenze previste per il rapporto di lavoro irregolare. Il Green pass sarà obbligo di legge dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021: diventa quindi indirettamente un requisito essenziale anche per l'inizio dei nuovi rapporti di lavoro, anche se il possesso e l'esibizione del documento verde non attengono alla volontà del datore di lavoro.

Green pass: famiglia sospende badante, può sostituirla?

Nel caso in cui la famiglia abbia sospeso il colf o la badante senza Green pass, può procedere all'assunzione di un domestico in sostituzione. È necessario considerare che la sospensione può arrivare al 31 dicembre 2021: pertanto, l'eventuale sostituzione deve avvenire con una forma contrattuale che permetta il libero recesso dal rapporto nel rispetto del preavviso e, quindi, anche qualora il domestico sospeso si metta in regola con il Green pass.

Diversamente, il lavoratore sospeso non può essere licenziato con la motivazione dell'assenza del documento verde. Tuttavia, il venir meno del rapporto di fiducia può sempre avere come conseguenza il licenziamento. Nel settore domestico il licenziamento è libero, nel rispetto del preavviso.