Nonostante il dibattito politico continui ad accendersi a fasi alterne sulla questione Quota 100, sullo sfondo il Governo starebbe lavorando alla possibilità di estendere le categorie professionali meritevoli di percepire la cosiddetta Super Ape sociale, prevedendola anche per altri tipi di mansioni lavorative considerate gravose e usuranti, portandole a un totale di 203 (suddivise in 57 gruppi), a fronte delle attuali 65 professioni.

Pensioni, le condizioni attuali per uscire con l'Ape sociale

L'Esecutivo starebbe vagliando diverse proposte intese a estendere gli aventi diritto alla percezione della Super Ape sociale, l'indennità garantita dallo Stato ma erogata dall'Inps ai lavoratori che chiedano di andare in pensione anticipatamente rispetto al previsto, per particolari situazioni di difficoltà.

Oltre ai disoccupati, caregiver e disabili, tra le condizioni di uscita con l'Ape sociale rientra anche lo svolgimento di mansioni particolarmente gravose e usuranti per la integrità psicofisica dell'individuo. Il sussidio è stabilito nel valore massimo di 1.500 euro mensile, per i lavoratori che abbiano compiuto i 63 anni di età anagrafica e maturato 30 o 36 anni di contributi a seconda della situazione di difficoltà di provenienza. L'indennità spetta fino alla collocazione in pensione, raggiunta per vecchiaia o per anzianità di sevizio.

Gravosi, potrebbero diventare 203 le mansioni

Cesare Damiano, del Partito Democratico ed ex Ministro del Lavoro, attualmente membro del Consiglio di Amministrazione dell'Inail, ha portato già a termine la discussione della Commissione sui lavori gravosi, al cui vertice è stato posto dall'attuale ministro del Lavoro, Andrea Orlando.

Fino a questo momento le mansioni professionali ritenute gravose sono 65, delle quali fanno parte anche operai edili, macchinisti, educatori di asili nido, addetti alle pulizie. Tuttavia la Commissione ne avrebbe contemplate molte altre per un totale di 203. Si tratta di mansioni che, secondo i dati Inail, sono più soggette a contrarre malattie professionali e infortuni sul posto di lavoro.

Con l'aggiunta delle nuove categorie professionali, la platea coinvolta oscillerebbe tra i 300 e i 400mila lavoratori. Fra questi vi sarebbero benzinai, saldatori, cassieri, bidelli, macellai, tassisti e pasticceri.

Pensioni, Damiano avrebbe proposto una proroga di 5 anni per la SuperApe

Ora la palla passa al Governo, che stabilirà se stanziare ulteriori fondi destinati all'erogazione dell'Ape sociale, includendo anche queste altre categorie professionali.

Lo strumento previdenziale è stato istituito nel 2017 e sarebbe in scadenza proprio a dicembre 2021. Ma la Commissione ad hoc, guidata da Damiano, avrebbe proposto di prorogare la misura di 5 anni e di rimodulare i requisiti di accesso, in primo luogo con l'abbassamento dei 36 anni contributivi, specialmente per le donne. Si starebbe pensando di ridurre a 30 anni di contributi per alcuni settori (anche quello edile), agevolando il riconoscimento per lavoratrici e disoccupati di lungo corso. Un lavoro, quello della Commissione, che avrebbe come obiettivo quello di rivalutare attentamente le diverse conseguenze che i carichi di lavoro gravosi e usuranti possono produrre in termini di qualità ed aspettative di vita per il lavoratore, facilitando le forme di sostentamento statale.