Si surriscalda sempre di più il dibattito politico, economico e sindacale sulla riforma delle Pensioni in vista dell’approvazione della nuova legge di Bilancio 2022.

Dopo le sollecitazione dei sindacati, che ieri hanno ribadito al Governo Draghi la necessità di un tavolo di confronto sul dossier previdenziale, torna a farsi sentire la vice del leader della Cgil Maurizio Landini. "Il Governo – ha detto il segretario del sindacato, oggi in un’intervista a 'Radio anch'io' - prende tempo per lasciare le cose come stanno".

Pensioni, segretario Cgil: ‘Si continua a ragionare come se i lavori fossero tutti uguali’

L’ipotesi allo studio della cosiddetta Quota 102 per consentire nel 2022 l’accesso al trattamento previdenziale a 64 anni con 38 anni di contributi non piace alle organizzazioni sindacali. “L'operazione dei 102-104 – secondo Landini - è perché alla fine si rimane a 67 anni e si continua a ragionare come se i lavori fossero tutti uguali".

La Cgil da sempre propone di tenere conto del lavoro svolto nel determinare i requisiti per andare in pensione, proposta che trova d’accordo tutti i sindacati e che è tra i punti della piattaforma sindacale unitaria sulla previdenza sottoscritta da Cgil, Cisl e Uil su cui viene chiesto in questi giorni un confronto all’esecutivo guidato dal premier Mario Draghi.

Ancora però non è arrivata nessuna convocazione ai sindacati.

Pensioni, Landini: ‘Il Governo Draghi prende tempo per lasciare le cose come stanno”

Secondo il leader della Cgil non servono semplici modifiche al sistema pensionistico ma una rivisitazione strutturale. “Non è il momento di fare qualche aggiustamento che in realtà – ha evidenziato Landini - è solo prendere tempo per lasciare le cose come stanno”.

Quindi, quella che si propone è una nuova legge organica sul sistema previdenziale ancora regolamentato dalla tanto contestata riforma Fornero. varata nel 2011 dal Governo Monti sostenuto in parlamento da una maggioranza parlamentare di larghe intese che andava da Forza Italia al Partito democratico. "E' il momento – ha ribadito oggi il segretario della Cgil - di fare una riforma vera”.

Pensioni, leader sindacato Cgil: ‘Sistema contributivo senza flessibilità è presa in giro’

Maurizio Landini torna dunque a ribadire la necessità di un confronto con il governo sulle proposte dei sindacati in materia pensionistica: "Abbiamo presentato una piattaforma ma non c'è stato modo di approfondirla”.

L’obiettivo da raggiungere è quello di abbassare in qualche modo l’età per l’accesso al trattamento pensionistico attualmente previsto a 67 anni dalla legge Fornero e di introdurre il riconoscimento delle differenze del lavoro svolto nella determinazione dei requisiti per l’accesso al trattamento previdenziale. “Pensiamo sia necessario – ha detto Landini - introdurre una logica di flessibilità”.

Flessibilità resta quindi la parola chiave: “Un sistema contributivo senza flessibilità – ha specificato il segretario della Cgil - è una presa in giro”.