È attesa al Consiglio dei ministri la riforma dell'abilitazione per gli aspiranti docenti che vogliano insegnare a Scuola, previo superamento del concorso. Si tratta di un cambiamento radicale nel conseguimento dei crediti formativi universitari (Cfu) che saranno in numero di 60 e che si potranno conseguire anche durante gli anni di corso all'università. La bozza del decreto sulla quale dovrà esprimersi in questi giorni il Consiglio dei ministri prevede tre alternative per ottenere l'abilitazione all'insegnamento. Rientra anche la possibilità di conseguire la metà dei crediti formativi durante l'università, raggiungendo il numero di 60 successivamente.

Scuola, riforma 2022 dei crediti formativi universitari (Cfu) per l'abilitazione prima del concorso: le novità

È in dirittura di arrivo la riforma dell'abilitazione per l'insegnamento nella scuola voluta dal ministero dell'Istruzione e dal governo. Prima dell'approdo nella Gazzetta Ufficiale, la bozza dovrà essere approvata dal Consiglio dei ministri, probabilmente già nella giornata del 21 aprile, dopo il confronto tra le forze politiche di maggioranza. Gli ultimi nodi sono legati soprattutto al meccanismo degli scatti di carriera, legati alla formazione dei docenti durante gli anni di servizio. Intanto, il governo sembrerebbe deciso sulla riforma dell'abilitazione che contemplerebbe un percorso di conseguimento dei crediti formativi durante gli anni di corso all'università.

Il primo percorso per arrivare a 60 crediti formativi universitari è quello che prevede il conseguimento dell'abilitazione dopo aver ottenuto i 60 Cfu nelle materie antro-psico-pedagogiche. È previsto il superamento di un esame finale che potrebbe arrivare anche durante la sessione finale di laurea simulando una lezione. Il laureato che otterrà i 60 Cfu potrà partecipare al concorso nella scuola per poi, al superamento, sostenere l'anno di prova prima di essere assunto in ruolo.

Scuola, percorsi per i 60 crediti formativi e nuova l'abilitazione per il concorso: metà Cfu all'università entro il 2024

Il secondo percorso per conseguire i 60 Cfu e l'abilitazione all'insegnamento nella scuola consiste nel raggiungere i primi 30 crediti formativi durante gli anni di studio all'università e i restanti 30 durante il primo anno di insegnamento.

Si tratterebbe di un regime transitorio, valido fino al 31 dicembre 2024, per permettere a chi attualmente frequenta l'università di completare il percorso di abilitazione. Il primo anno di insegnamento, in tal caso, sarebbe part time e con contratto a tempo determinato, sempre previo superamento del concorso nella scuola. L'ultimo percorso di abilitazione riguarda i precari storici della scuola, ovvero gli insegnanti che hanno già prestato servizio nella scuola come supplenti per almeno 36 mesi negli ultimi cinque anni. Si tratterebbe, per gli interessati, di essere ammessi direttamente al concorso scuola prima di arrivare all'anno di prova.

Scuola, in arrivo anche la riforma degli scatti di carriera ai fini degli aumenti degli stipendi

Novità sono attese anche per quanto riguarda gli scatti di avanzamento di carriera per i docenti che insegnano nella scuola. Sarebbe questo il nodo sul quale le forze di maggioranza avrebbero le maggiori perplessità, soprattutto per quanto attiene all'alternativa degli scatti ottenibili con la formazione. Il percorso base descritto nella bozza del provvedimento prevederebbe degli anni di formazione, quantificabili in cicli di durata di quattro o cinque anni, coordinati dalla Scuola di Alta formazione dell'Istruzione. Una volta raggiunti gli step di formazione e superati i relativi esami, gli scatti di stipendio verrebbero acquisiti in via anticipata rispetto al meccanismo attuale (che rimarrebbe) legato alla sola anzianità.