Il Lecce perde contro la Casertana e le critiche che piovono su mister Padalino nella piazza salentina sono tantissime. Obiettivamente esagerate per certi versi, ma anche condivisibili per altri. La reazione del tecnico? Esagerata, allo stesso modo. Che senso ha arrabbiarsi se qualcuno in una grande piazza come quella di Lecce, può lamentarsi dopo una sconfitta inaspettata? È una piccola parte di tifosi che giustamente esprime la propria idea: c'è stata, c'è e ci sarà sempre, soprattutto nelle piazze così grandi come quella di Lecce.

Possiamo capire che mister Padalino non abbia mai allenato in una città con pressioni ed esigenze neanche minimamente paragonabili a quelle presenti a Lecce (Foggia esclusa), ma bisogna anche conprendere che sarebbe più giusto iniziare a sorridere davanti alle critiche e non fare muro contro muro verso una, ripetiamo, piccolissima parte di tifoseria.

Sempre fuori luogo è stato il riferimento del mister a Doumbia: nessuno ha mai detto a Lecce che l'attaccante non avesse qualità, ma soltanto che avesse sbagliato ad esultare lo scorso anno avvicinando l'indice al naso per zittire la tifoseria leccese. Si può per caso dire che non sia stato un errore? Lui stesso lo ha ammesso e si è scusato come sa fare, a suon di gol. Questo non cambia le sue oggettive qualità tecniche.

Polemica continuata in conferenza stampa

Tutto finito? Per niente. Dopo la Conferenza Stampa infuocata dei giorni scorsi, Padalino si è ripetuto dopo la vittoria contro il Siracusa, con un beffardo "Oh perbacco... siamo primi" di scherno nei confronti di chi lo criticava. Bisogna ricordare che essere primi non significa aver vinto, purtroppo.

La dichiarazione più clamorosa è stata però, quella su Perucchini: "l'abbiamo preso perchè lo avete chiesto voi! [...]" Magari scherzava, per carità, ma in un contesto così teso, sarebbe meglio evitarle le "frecciatine". Tra l'altro, meno male, caro Padalino, che lo abbiamo consigliato tutti noi. Oggi, senza Perucchini, non sarebbe primo in classifica.

Alla luce di tutto ciò, è meglio abbassare i toni. Meglio rispettare tutta la tifoseria. Chi scrive stima l'allenatore, ma conosce anche molto bene la piazza leccese, pronta ad amare e criticare con eguale velocità, per questo ci sentiamo di dare un consiglio: meglio lasciar perdere, remare tutti dalla stessa parte, ed evitare battutine facili quando in Conferenza Stampa si è soli e la controparte non può rispondere. Fare altre battute del genere significherebbe schierarsi contro una parte della tifoseria ed in quel caso si arriverebbe al paradosso: primo in classifica, ma criticatissimo. Conviene?