Il calcio italiano va riformato. Il punto è "come riformare" questo calcio che negli ultimi anni non ha avuto grandi novità e per questo sembra "vecchio" rispetto agli altri Paesi europei. Oggi, lunedì 6 marzo, in Figc ci sarà la prima votazione per decidere il nuovo presidente. La sfida tra i due candidati, Tavecchio e Abodi, è molto interessante e soprattutto equilibrata.

La situazione: Tavecchio in leggero vantaggio

Secondo i dati riportati dall'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, Carlo Tavecchio, presidente uscente, sarebbe in vantaggio (seppur minimo) su Andrea Abodi.

Gli exit pool parlano di Tavecchio al 54% e Abodi al 46%. Per questa votazione si attendono ben 279 elettori. Infatti, all’elezione del Presidente Federale sono chiamate al voto le società: 20 di Serie A, 22 Serie B e le 60 di Lega Pro. Per le altre componenti i delegati sono 90 dalla Lega Nazionale Dilettanti, 52 calciatori, 26 allenatori e 9 arbitri, per un totale appunto di 279 elettori.

La più grande risorsa di Tavecchio, secondo la stessa Gazzetta dello Sport, è quella della Lega Nazionale Dilettanti. Il 32% del suo 54% ipotizzato, dovrebbe arrivare proprio da lì. Pochi, invece, i voti dei dilettanti a favore di Abodi (il 2% delle sue preferenze). I calciatori sono, invece, praticamente schierati quasi all'unanimità a favore di Abodi.

Soltanto lo 0,5% dei loro voti sarebbe per Tavecchio. Situazione opposta per gli allenatori, che sostengono Tavecchio. Si dovrebbe astenere, invece, l'Aia, Associazione Italiana Arbitri.

Per quanto riguarda le tre leghe professionistiche, la situazione è abbastanza equilibrata. In Serie A, infatti, la maggior parte delle società sembra schierarsi a favore di Tavecchio, mentre in B è Abodi il preferito.

La Lega Pro (ben 60 voti in tutto) al momento è quasi interamente schierata a favore di Abdodi. Ogni voto ha un valore diverso, in base a dei coefficienti: Serie A 3,09, Serie B 1,17, Lega Pro 1,46, Lega Nazionale Dilettanti 1,95, calciatori 1,95, allenatori 1,98 e arbitri 1,15.