I cittadini non mollano e hanno tutte le intenzioni di vincere la partita contro l'Ente Fiera che, incurante dell'impatto che avrebbe uno stadio di 45.000 posti e il suo indotto sulla zona, ha scelto il progetto dell'A.C.Milan e ha scartato altri progetti (Prelios e Magnete), certamente meno invasivi e anche soluzioni alternative e qualificanti, promosse dal Consiglio di Zona 8, che si è schierato con gli abitanti della zona.
A dimostrazione della tenacia con la quale portano avanti la loro protesta, gli abitanti della zona Fiera e anche quelli del QT8, l'altra zona prospiciente il nuovo stadio, si sono radunati il 29 aprile scorso davanti alla sede dell'Ente Fiera in via Domodossola. Oltre 200 persone, a cui si sono aggiunti i rappresentanti delle forze politiche zonali, Anita Sonego della Sinistra per Pisapia, Enrico Fedreghini dei Verdi e Arturo Bolognini dei 5 Stelle, hanno espresso la loro ferma protesta contro "il mostro" che dovrebbe sorgere in mezzo alle loro case.
La zona interessata dal faraonico progetto è quella compresa tra Viale Teodorico, Via Gattamelata e Viale Scarampo e per comprendere la protesta dei cittadini occorre sapere che su Viale Teodorico si affaccia il Pronto Soccorso della Clinica S.Ambrogio, e la concessionaria della Citroen, in Via Gattamelata ci sono una scuola elementare e una scuola materna e Viale Scarampo è la via che dalle autostrade porta in centro città.
Non è la prima volta che questa zona di Milano viene snaturata da progetti mastodontici: anni or sono e nonostante le proteste vivissime dei cittadini, proprio nella stessa area vennero eretti i nuovi padiglioni di Fiera Milano City, allora i comitati di quartiere ottennero che nella convenzione con l'Ente Fiera venissero inseriti alcuni punti fermi come il verde vivibile per la zona, promessa mai mantenuta.
Solo qualche anno dopo venne costruita la Fiera a Rho e ora i nuovi padiglioni sono diventati evidentemente inutili, come è inutile e ancora non terminato, il sottopasso che da via De Gasperi sbocca proprio in Via Teodorico e per il quale sono stati spesi fior di quattrini.
Probabilmente contro le speculazioni edilizie di questa portata i cittadini onesti non potranno fare nulla, ma conviene sempre tentare e lottare fino alla fine nella speranza che qualche politico corretto si metta una mano sulla coscienza e comprenda che la qualità della vita e la salute dei cittadini non hanno prezzo.
Chi volesse mettersi in contatto con Comitato NO STADIO trova la sua pagina su Facebook, sempre su Facebook si può firmare anche la petizione che il comitato ha indirizzato al Sindaco, al Governatore della Regione e al Presidente dell'Ente Fiera.