Siamo al 1° ottobre ed il count-down verso la chiusura di Expo 2015 a Milano è iniziato. Ormai manca davvero poco, dopodiché verranno serrati i cancelli dell’Esposizione Universale, che ci darà appuntamento tra due anni in Kazakistan. In queste ultime settimane è scattata la corsa alla visita dei padiglioni espositivi. Molti hanno atteso proprio il termine della stagione estiva per concedersi una visita all’Expo, approfittando anche di qualche iniziativa promozionale e sconto sul prezzo del biglietto. Per chi non è ancora andato a vedere l’Esposizione Universale alla Fiera di Rho, di seguito segnaliamo alcuni dei padiglioni più belli da visitare, nonché i cluster da non perdere.

Expo 2015: cluster presenti all’Esposizione Universale

Lo spazio espositivo di Expo Milano 2015 si suddivide in cluster. All’interno di ciascuna area troviamo diversi Paesi che vengono accomunati dai medesimi progetti e temi. Questi macro spazi espositivi si dividono per Filiere Alimentari ed Identità Tematica. Nel primo caso abbiamo il cluster del Riso, del Caffè, del Cacao, dei Cereai e Tuberi, della Frutta e Legumi ed, infine, delle Spezie. Nel secondo caso ci sono L’Agricoltura e l’Alimentazione delle Zone Aride, Isole Mare e Cibo ed, infine, Bio-Mediterraneo. All’interno di ciascun cluster, il singolo Paese ha un proprio spazio espositivo, che propone anche un folto programma di attività educative per gli studenti che rientrano nel ‘Progetto Scuola’.

Expo Milano 2015: padiglioni più belli da visitare

Per quanto riguarda i padiglioni, ce ne sono alcuni che non bisogna assolutamente perdere. Qualcuno richiede lunghe code d’attesa, come per esempio quelli di Italia, Giappone, Emirati Arabi e Kazakistan, altri un po’ meno. Tra i più suggestivi presenti all’Expo di Milano c’è il padiglione dell’Austria, il quale riproduce un vero e proprio bosco, che permette di ‘evadere’ dalla città ed immergersi nella natura rinfrescante.

Il già citato padiglione nipponico è tra i più gettonati, vuoi per i suoi giochi di luce, vuoi per il ristorante futuristico e vuoi per ciò che offre ai bambini. Non è chissà che da vedere, ma il padiglione del Brasile attira molti visitatori per via della ormai celebre rete sospesa su una vasta selezione di piante sudamericane.

Non è fatto soltanto di installazioni ed esposizioni il padiglione dell’Angola, dall’alto del quale, usufruendo della terrazza, è possibile ammirare il Decumano.

Scenografico è il padiglione degli Emirati Arabi, come detto uno di quelli in cui le code sono spesso infinite. Qui si ha la sensazione di camminare nel deserto, con le pareti che riproducono proprio le dune. Non solo, vi troviamo anche uno spazio in cui viene illustrato l’Expo che si terrà a Dubai nel 2020. Nonostante sia piccolo, il padiglione dell’Azerbaigian è tutto da scoprire. Schermi interattivi, installazioni e persino una postazione selfie. Belli da vedere sono anche gli spazi espositivi di Marocco, Turchia, Iran e Turkmenistan. Infine, non si può non scoprire il padiglione Zero, il primo che si incontra lungo la strada entrando dal varco Ovest di Triulza. Qui si può viaggiare nella storia alimentare dell’uomo.