Lui, ha 42 anni. Lei, solo 14. Oggi, perché la storia che ha avuto il suo epilogo solo tre giorni faè iniziata un anno e mezzo fa. Una storia di intimidazioni, ricatti, terrore che si è consumata a Milano e i cui segni difficilmente saranno cancellati realmente.

Candele, incenso e un patto di sangue

Secondo quanto appreso, il 42enne di origini napoletane è attualmente recluso nel carcere di San Vittore, a Milano. Èstato arrestato martedì scorso dall’Unità Tutela Donne e Minori della Polizia Locale mentre progettava il rientro nella terra d'origine.

Oggi c'è stato l'interrogatorio da parte delgip Manuela Cannavale.

Il quadro emerso è da film dell'orrore. Il criminale, amico di famiglia, precedenti per lesioni e un'attività imprenditoriale fallimentare alle spalle, avrebbe giovatodella posizione di privilegio nella famiglia per approfittare della ragazzina: un incubo iniziato quando la piccola non aveva ancora tredici anni. L'ha costretta a un patto di sangue, dito contro dito, affinché non si ribellasse e non rivelasse ciò che era costretta a subire. L'ha minacciata di assassinarlei famigliari, se avesse parlato, ribadendole che lui era "il diavolo".

Dalla perquisizione in casa dell'arrestato sono emersi candele, incensi e materiale relativo a magia ed esoterismo, inclusi manuali di riti satanici.

Il pedofilo non potrà più farle del male, non fisicamente almeno.

I dati in Italia

In Europa, secondo il Consiglio europeo, un bambino su cinque è vittima di abusi sessuali in varie forme, al punto che lo stesso Consiglio ha avviato la campagna "Uno su cinque". L'Italia non fa eccezione e, anzi, i dati sono in aumento. Nel 2012 furono oltre 5.000 i bambini (il 60% femmine) che riuscirono a denunciare o, quantomeno, a rivelaregli abusi subìti.

Si stima che almeno altrettanti non riescano, o siano scoraggiati, a farlo.

Da anni le associazioni premono affinché campagne di educazione e sensibilizzazione vengano avviate e le pene per per chi si macchia di questo genere di reati siano rese certe. Il numero di vittime giustifica qualsiasi sforzo uno Stato debba fare affinché il numero dei mostri in circolazione possa ridursi, se non sparire del tutto.