Il periodo di stand-by è terminato, entro la fine di ottobre dovrebbe entrare in funzione il primo dei sette nuovi Autovelox che il Comune di Milano ha deciso di installare sulle principali vie di accesso al capoluogo lombardo: si inizierà da via Palmanova, dove il nuovo autovelox era stato montato in agosto ma rimasto inattivo in conseguenza di nuove norme emanate dal governo in tema di misuratori di velocità (in particolare, il raddoppio della segnaletica di avviso per i conducenti e il divieto di nascondere gli apparecchi). Dopo via Palmanova saranno attivati i rimanenti autovelox al ritmo di circa uno al mese: in via dei Missaglia e via Parri (uno per ogni strada), due in via Virgilio Ferrari e altri due due in viale Fulvio Testi.

Palazzo Marino è orientato ad aumentare la stretta sulla guida pericolosa e indisciplinata: sempre più insistenti, infatti, le voci circa la possibile installazione di apparecchi t-red, in grado di rilevare il passaggio ai semafori con luce rossa accesa. E ognuna di queste infrazioni, oggettivamente molto pericolosa, costa al conducente dai 41 ai 168 euro di multa (importo aumentato nelle ore notturne) e sei punti in meno sulla patente. I T-Red sono stati al centro di polemiche lo scorso anno, quando alcuni Comuni italiani sono stati sanzionati per avere “tarato” la luce arancione su tempi troppo brevi per consentire una frenata in tempi utili e sicurezza, ma se utilizzati in modo corretto sono praticamente impossibili da contestare.

L’obiettivo, secondo l’assessore milanese alla mobilità Marco Granelli, non è quello di “far cassa” a spese dei conducenti, quanto di proteggere soprattutto pedoni e ciclisti: una dichiarazione che lascia perplessi perché le poche piste ciclabili realizzate a Milano brillano per insicurezza (le piste sono infatti completamente prive di cordoli o separazioni dalla parte di carreggiata destinata ai veicoli a motore) e mancato rispetto da parte di automobili, camion, moto e scooter.

Spesso diventano zone di parcheggio, o una sorta di corsia preferenziale per veicoli a motore a due ruote (e non solo).

La risposta potrebbe arrivare da un’altra iniziativa del Comune: quella di installare altri autovelox nei quartieri, nelle zone maggiormente frequentate da pedoni, come le scuole. Per farlo occorre però superare un ostacolo normativo: attualmente, gli autovelox non possono essere attivati nelle strade cittadine.

Per questo, secondo quando dichiarato a Repubblica sempre da Granelli, “Il Comune chiederà alla prefettura la possibilità di montare altri dieci autovelox in strade interne e non solo sulle principali direttrici di ingresso e uscita dalla città”. Le vie interessate ai possibili nuovi rilevatori sono via Rogoredo, via Litta Modigliani, via Novara, viale Forlanini, via Virgilio Ferrari, tutte strade dove sono presenti quartieri residenziali e istituti scolastici.