Davvero singolare ed ingegnoso il sistema messo in atto da alcuni dipendenti dell'Azienda trasporti Milanese per incassare e trattenere indebitamente parte dei proventi delle vendite di biglietti del servizio pubblico Milanese.

Una vera e propria truffa ai danni dell'ATM

La truffa si basava sull'inceppamento delle stampanti, creato ad arte dagli stessi dipendenti per eludere la contabilizzazione e per rivendere i biglietti non contabilizzati ad ignari fruitori del servizio di trasporto pubblico milanese.

Uno dei canali di vendita dell'Azienda Milanese Trasporti, infatti, si basa sugli apparecchi detti atm point dislocati nelle principali stazioni della metropolitana milanese (Duomo, Centrale, Cadorna, Garibaldi, Loreto, Romolo).

Grazie a questi dispositivi, i viaggiatori possono comprare i biglietti attraverso un sistema informatico che prevede la stampa e la contabilizzazione in tempo reale per mezzo di stampanti collegate al servizio centrale.

L'escamotage architettato dai dipendenti era quella di creare un bug informatico attraverso l'inceppamento delle stampanti per far sì che i biglietti non venissero contabilizzati e potessero essere rivenduti da loro trattenendo i proventi, sicuri del fatto che la vendita non era contabilizzata ed i biglietti erano perfettamente validi.

Un sistema astuto che andava avanti dall'agosto del 2017 e basato sul fatto che, di volta in volta, venivano stampati piccoli quantitativi di biglietti, così da passare inosservati in una rete di vendita che contabilizza ogni anno circa un milione di biglietti.

Un anomalo aumento dei guasti ha destato l'attenzione dei vertici aziendali

I guasti delle stampanti negli ATM point che prima della truffa erano fisiologicamente nell'ordine di circa 300 al mese sono balzati a 1700, allertando così i vertici dell'azienda che hanno predisposto un'indagine interna.

L'indagine interna, oltre ad accertare i fatti, ha quantificato in circa 70-80 mila Euro l'ammanco per le casse dell'ATM da quando è iniziata la truffa.

L'azienda di trasporti, accertati i fatti, ha provveduto ad inoltrare regolare denuncia presso la Procura della Repubblica contro i dieci dipendenti identificati, i quali sono stati sospesi dal servizio in attesa del giudizio degli organi preposti. Se le accuse dovessero essere confermate, per i dipendenti si prospetta il licenziamento.