Martedì 13 aprile sono stati arrestati i due titolari della cooperativa Onlus Sogno Verde di Cesate, in provincia di Milano, e sono stati rimossi dal servizio i loro cinque dipendenti, con l'accusa di violenze nei confronti di persone gravemente disabili, ospiti della struttura.

Le violenze all'interno della cooperativa sociale

I responsabili punivano chi non obbediva ai loro ordini con pratiche coercitive, quali sberle, umiliazioni, ingiurie, penitenze di ogni tipo. Inoltre non era presente nessun infermiere, pertanto le terapie farmacologiche antipsicotiche venivano somministrate senza la presenza di personale medico o infermieristico abilitato, ma solamente in base alle indicazioni del titolare.

L'indagine dei Carabinieri

L'indagine era partita a febbraio grazie alla denuncia di una operatrice sanitaria che lavorava all'interno della struttura come dipendente a tempo determinato e che si è rivolta alla stazione dei Carabinieri di Castellanza, in provincia di Varese. È quindi scattata l'indagine dei Carabinieri di Busto Arsizio, coordinati dalla Procura della Repubblica di Milano, con intercettazioni ambientali e riprese registrate da videocamere nascoste, che hanno documentato i maltrattamenti subiti dai 9 ospiti, persone con grave disabilità psichica tra i 40 e i 60 anni, e hanno permesso questa mattina l'intervento sul posto dei Carabinieri di Castellanza.

Il Comandante dei Carabinieri di Busto Arsizio Annamaria Putortì ha spiegato che i maltrattamenti andavano avanti sicuramente dal 2017, ma dal momento che l'indagine non è ancora conclusa, forse l'acquisizione di nuovi elementi risalenti più indietro nel tempo potrebbe dimostrare che questi soprusi andavano avanti da più anni.

Gli arresti e i soccorsi ai disabili coinvolti

I due gestori, N. D. F., di 68 anni, e F. C., di 25, sono stati posti agli arresti domiciliari e, dei cinque operatori coinvolti, due sono stati sottoposti all'obbligo di dimora nel comune di residenza, mentre gli altri tre sono stati sospesi per 6 mesi dall'attività di educatori socio assistenziali.

I pazienti, con l'ausilio dell'Ats di Legnano, sono stati subito trasferiti in altre strutture della zona per ricevere cure e assistenza. Il Sindaco di Cesate Roberto Vumbaca ha dichiarato di essere sgomento per la notizia, e auspica che gli inquirenti facciano le loro indagini e che la verità venga alla luce.