Dopo 25 anni di onorata carriera, gli organizzatori della Race of Champions sono costretti ad arrendersi, annullando l'edizione 2013 che si sarebbe dovuta svolgere al Rajamangala Stadium di Bangkok, Thailandia, dal 14 al 15 dicembre.
Per trovare i motivi di una decisione così inaspettata, repentina e amara, basta sfogliare gli ultimi articoli di cronaca estera: nel paese asiatico si vive un clima di forte tensione sia economica, a causa della crisi mondiale, sia politica. Tanto che lo scorso week-end alcuni manifestanti hanno cercato di assediare il Palazzo del Governo con l'obiettivo di far dimettere il primo ministro Yingluck Shinawatra e, purtroppo, si sono registrati 4 morti alla fine del "blitz".
Di conseguenza gli organizzatori dell'abituale evento di fine anno che raggruppa alcuni de più grandi campioni automobilistici e motociclistici, sia in attività che non, hanno preferito annullare un evento ormai alle porte, con grandi presenze confermate tra piloti, team e pubblico. È comunque al vaglio la possibilità di rimandare l'evento a nuova data e in una nuova collocazione.
Questo è senza dubbio un brutto colpo per i tanti appassionati di motori sparsi nel mondo, già colpiti duramente dalle ultime tristi news che arrivano dal fronte Paul Walker e Doriano Romboni. Ma per capire a fondo la "drammaticità" di una tale notizia, è bene fare un piccolo resoconto di quella che è e, si spera, rimarrà ad essere la Race of Champions.
Organizzata a partire dal 1988 da Michelle Mouton (ex-pilota di rally) e Fredrik Johnsson (presidente dell'International Media Productions), era una competizione riservata inizialmente ai piloti di rally ma, con il sempre maggiore interesse manifestato dagli appassionati, si è deciso di ampliarne la lista partenti includendo campioni di specialità varie, quali WRC, F1, Nascar, mondiale endurance e molte altre.
È divenuta quindi una sorta di evento di fine anno, un Capodanno anticipato per i vari fan, funestati dalla fine delle attività in pista per la pausa invernale. E che evento! Nell'albo d'oro compaiono i nomi di Kankkunen, Alonso, Biasion, Johnson, Loeb, McRae, Kristensen Schumacher, Vettel e tanti altri. In particolare questi ultimi due hanno trionfato nella categoria a squadre ininterrottamente dal 2007.
Unici successi italiani quelli di Aghini e Biasion, rispettivamente nel 1992 e 1998.
Insomma, un grande colpo per chiunque si aspettasse di poter rivivere almeno un'ultima volta l'ebbrezza della competizione su pista tra grandi nomi prima dell'inverno. Incrociamo le dita e speriamo che non sia un "picche", ma un semplice "arrivederci, a presto!".