Considerando come nella maggior parte dei casi il massimo del fuoristrada che un suv sarà tenuto ad affrontare nella sua carriera difficilmente andrà oltre il pavé di un qualche centro storico europeo, l’aver accompagnato durante il Tour de France, come macchina d’appoggio, Chris Froome, era sembrato un test già più che soddisfacente. Ma, per fortuna, in casa Jaguar Land Rover la cura della messa a punto di un veicolo prima del suo lancio ufficiale sul mercato rasenta il maniacale. Nonostante la linea produttiva sia già stata messa in moto negli stabilimenti inglesi, i collaudatori dello storico gruppo hanno dovuto fare delle valigie ricolme di cambi.
Il suv, che verrà presentato ufficialmente al prossimo salone di Francoforte, è stato infatti testato in condizioni climatiche estreme.
Un circuito fatto apposta per lei e l’aria di Dubai.
Ben 60 km di circuito infarcito di salite con pendenze estreme, dossi e quant’altro si spera di non trovarsi mai davanti durante la guida, sono stati appositamente preparati dal team di collaudatori nel centro test Jaguar Land Rover della svedese Arjeplog. Trovandosi nel nord della Svezia è facile immaginare come le temperature varino tra i -10 e i -40 °C. Come se non bastasse, per essere sicuri che l’impianto di raffreddamento fosse adeguato ai climi torridi del deserto, anche in considerazione del fatto che una larga fetta dei clienti di questo suv dovrebbe essere composta da arabi, la F-Pace è stata quindi trasportata a Dubai dove i 50 °C non sono affatto inconsueti.
Tutto purché resti incollata alla strada
Senza scendere nei dettagli della sofisticata tecnologia di cui è dotata la F-Pace,
il lavoro su questi modelli pre-serie - lavoro che sarà quindi trasferito alle altre che nel frattempo lo stabilimento di Solihull sta sfornando - ha riguardato il feedback di guida tra pilota e asfalto (ghiaccio o neve all’occorrenza).
Per Jaguar le sensazioni trasmesse dalla strada sono alla base del comfort durante la guida, soprattutto per una trazione integrale. Per tale ragione la maggior parte dei test sono stati mirati a calibrare i vari sistemi coinvolti, come il Dynamic Stability Control o il Jaguar All-Surface Progress Control. Mentre la Aston Martin non fa altro che pensare alle Hyper car, il giaguaro si adatta ai tempi.