La questione del pagamento del bollo sui veicoli storici dai 20 ai 29 anni rimane vicenda molto calda anche a distanza di molti mesi dalla sua nascita. L'esenzione è venuta meno a causa di un articolo contenuto nell'ultima legge di Stabilità, introdotto per volontà del governo centrale, che di fatto eliminava l'esenzione dal pagamento della tassa per le auto fino ai 29 anni, mentre la confermava per le vetture dai 30 in su. La vicenda, come ormai sappiamo, ha suscitato l'indignazione degli appartenenti alla categoria colpita dalla nuova tassa; ci riferiamo ai possessori e proprietari di veicoli storici ma anche a tutti coloro che lavorano nel settore.

I danni per la categoria in questione sono stati ingenti, numerose le rottamazioni di veicoli da parte di proprietari non più in grado di poter mantenere simili vetture divenute ormai un lusso per molti.

A nulla è servito l'intervento delle regioni

A nulla era servito l'intervento di numerose regioni, che si erano messe dalla parte delle categorie colpite dal provvedimento, promettendo deroghe ed esenzioni, questo allo scopo di ripristinare la situazione precedente. Il governo infatti attraverso i tecnici del Ministero dei Trasporti ha chiarito una volta per tutte che il bollo, essendo un tributo regionale derivato dallo Stato centrale, non può essere derogato dalle regioni che devono dunque limitarsi ad eseguire quanto deciso dall'esecutivo.

Ecco allora che i possessori di auto storiche attraverso i propri rappresentanti decidono di indire una protesta da svolgersi a Napoli e Roma per contestare la decisione del governo e chiedere a gran voce di tornare al passato.

Protesta rinviata al 4 ottobre

Giunge oggi notizia che la manifestazione, inizialmente indetta per oggi 20 settembre, è stata rinviata al prossimo 4 ottobre.

Sarà quello il giorno in cui i possessori di auto dai 20 ai 29 anni di età faranno sentire la propria voce e tutta la propria insoddisfazioni nei confronti dell'esecutivo diretto dal Premier Matteo Renziper l'infelice scelta di aumentare ulteriormente le tasse sulle auto storiche, che già per molti erano divenute insostenibili.