Lo scandalo Volkswagen scoppiato un paio di giorni fa potrebbe avere effetti devastanti sull'intero mercato automobilistico. Si tratta infatti di quegli eventi che comportano una rivoluzione, nel senso letterale del termine, ovvero un evento talmente importante da modificare l'intero mercato dei prossimi anni. Il motivo è presto detto: se già l'aver scoperto la truffa sul mercato americano, dove la Volkswagen vende meno di un decimo dei suoi modelli, ha comportato una perdita in Borsa del valore delle azioni di un terzo, figuriamoci cosa accadrebbe se si scoprisse che la Volkswagen ha barato anche in Europa.

E secondo gli analisti è praticamente impossibile che la casa tedesca si sia comportata in maniera corretta nel vecchio Continente.

Il coinvolgimento dell'Europa nel caso Volkswagen

Sono essenzialmente due i dati che fanno pensare che siamo ben lontani dallasoluzione dello scandalo Volkswagen ma che, anzi, la situazione andrà peggiorando nei prossimi giorni. Il primo è l'ammissione da parte della casa di Wolfsburg di avere truccato le centraline di 11 milioni di automobili. Dal 2009 ad oggi si calcola che negli Stati Uniti le auto del gruppo Volkswagen vendute siano state circa mezzo milione. Dove altro possono essere state vendute le restanti 10,5 milioni di auto?

Inoltre il trucco della centralina è stato utilizzato per aggirare il controllo delle emissioni dei modelli che stanno per entrare in commercio.

Ma i parametri americani sono molto meno stringenti di quelli europei. Non avrebbe molto senso perciò che la Volkswagen rischiasse di perdere la faccia (come ha poi fatto) barando sui parametri "larghi" americani, senza farlo anche con quelli europei molto più severi.

Cosa succede adesso al mercato automobilistico?

Fare previsioni sul futuro è molto difficile perché ancora il "terremoto" non è terminato.

Un quadro più chiaro si avrà dopo aver capito quanti sono i modelli truccati (si sospettano almeno 12 modelli tra auto marchiate Volkswagen e altre controllate come Audi) e quanto questa "furbizia" sarà costata alla casa tedesca. Gli scenari che si disegnano oggi però vanno tutti nella direzione dell'abbandono delle motorizzazioni diesel.

La scoperta dello scandalo ha fatto pensare immediatamente che anche le altre case automobilistiche abbiano barato, anche se finora nessun altra è stata coinvolta. I titoli delle altre case sono crollati in Borsa tutti nella giornata di ieri e probabilmente l'unico modo per farli riprendere sarà abbandonare la strada del diesel pulito che, evidentemente, non esiste, e puntare verso l'auto elettrica o l'ibrida. Molte case automobilistiche, soprattutto asiatiche, hanno deciso di puntare da tempo su questo mercato; quelle europee, finora più restie, sembra non abbiano più scelta.