Addio al PRA(pubblico registro automobilistico) in vigore dal lontano 1927 ed in queste ore addio anche al certificato di proprietà. Importanti novità attendono gli automobilisti italiani che dal prossimo lunedì 5 ottobre dovranno dire addio al tradizionale foglio di carta che di norma viene conservato tra i documenti importanti della propria autovettura.

La riorganizzazione prevede che il certificato di proprietà sarà disponibile solo in versione on line e che potrà essere consultato presso l'archivio virtuale dell'Aci (automobile club d'Italia).Il certificato di proprietà è ancora determinante per ogni iscrizione di autoveicolo e motoveicolo, ed inoltre viene utilizzato per i trasferimenti di proprietà, le radiazioni ed eventuali annotazioni che riguardano l'utilizzo del veicolo.

La riforma nasce dall'esigenza di una semplificazione per la vita degli automobilisti che così facendo non potranno più perdere il certificato di proprietà dell'autovettura e si eviterà che lo stesso documento venga rubato o modificato per qualche truffa. Il tentativo è quello di snellire la burocrazia ed aumentare la sicurezza, così dopo 23 anni andrà in pensione il certificato di proprietà per come lo abbiamo conosciuto.Per gli utenti sarà possibile consultare il registro on line accedendo tramite i propri dati personali (username e password) che verranno rilasciati al momento dell'acquisto del proprio mezzo, utilizzando il sito istituzionale dell'Aci.

Ma cosa cambia per gli automobilisti?

Per gli oltre 40 milioni di italiani possessori di un'automobile, moto o furgone non cambierà molto.

Certamente con questa modifica aumenterà la sicurezza ed inoltre numerosi vantaggi riguarderanno i più distratti, visto che circa 300.000 italiani ogni anno perdono il certificato di proprietà e quindi sono costretti a chiederne il duplicato. Certo, ragionando in termini economici, questo comporterà un notevole risparmio per i cittadini.Le autovetture interessate saranno in prima battuta quelle di nuova immatricolazione, ma vista la portata della riorganizzazione, si andrà ben presto ad agire anche sui mezzi usati.