In un periodo in cui tiene banco lo scandalo Volkswagen e il conseguente rilancio delle vetture Fiat sul mercato internazionale, si torna prepotentemente a parlare di emissioni ed in particolare si continua a cercare un modo per ridurre l'inquinamento causato dalle nostre automobili. Un ingegnere italiano di Lecce, in tal senso, ha provato a costruire un motore alimentato per la maggior parte ad acqua, dato che è partito dal presupposto che l'acqua è composta da un combustibile (l'ossigeno) e un comburente (l'idrogeno). Dopo anni e anni di test e di lavori sulla sua Nissan 370, Lorenzo Errico ha affermato (in un video diffuso su Youtube) che questa nuova automobile, denominata per l'occasione Z-Hydro per la sua capacità di sfruttare l'idrogeno anziché i combustibili fossili, sia in grado di emettere quasi esclusivamente vapore acqueo, fermo restando che per metterla in moto serve comunque un minimo di benzina.
Come funziona la Z-Hydro
Lorenzo Errico ha spiegato di aver lavorato anche 12 ore al giorno per arrivare ad un risultato, il serbatoio ad acqua, che permetterebbe di ridurre le emissioni anche del 30% da qui al futuro prossimo. Il meccanismo grazie al quale questa automobile funzionerà per lo più ad acqua si basa sulla creazione di celle di scissione elettrolitica, cioè che dividono l'idrogeno dall'ossigeno. L'ingegnere, poi, si è servito di comune acqua piovana per alimentare il motore: questo gli ha permesso di fare un chilometro per ogni millilitro di serbatoio e se la matematica non è un'opinione, ogni litro garantisce in tal modo un'autonomia di circa 1000 chilometri. Il tutto, inoltre, non fa diminuire la potenza dell'autovettura, ma riduce ovviamente le emissioni, salvando la vita di tutte quelle persone che quotidianamente respirano lo smog causato dal traffico cittadino.
E nonostante la centralina costerà attorno ai 10mila euro, fatto sta che permetterà all'automobilista di risparmiare e a chi gli è intorno di respirare praticamente vapore acqueo.
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