L'Apple Car è l'auto più attesa della storia, destinata a rivoluzionare per sempre l'industria dell'auto. Dovrebbe arrivare nel 2020 portando con seuna nuova filosofia di guida, sfidando frontalmente i player globali dell'auto, come Toyota, Volkswagen, GM, Ford e Fca. Apple ha certamente la forza economica per farlo e anche la personalità: quando lancia qualcosa sul mercato, lo fa per rivoluzionarlo. Ovviamente non si dovrà lasciare nulla al caso, perché anche Apple in passato ha sbagliato qualche progetto, come il personal computer 'Lisa'. Tanto più che l'ad di FIAT-Chrysler Sergio Marchionne, parlando di guida autonoma, ha già dichiarato: "Fossi in Google e Apple non sottovaluterei le conoscenze esistenti nel settore automotive".

Giugiaro disponibile a disegnare la Apple Car

L'azienda di Cupertino starebbe allora ingaggiando gli uomini migliori del settore automotive. In un'intervista a Repubblica.it il designer italiano Giorgio Giugiaro si è ufficialmente candidato a disegnare la Apple Car. Va notato che Italdesign, l'azienda di Giugiaro, è ormai tedesca, essendo stata acquisita da Volkswagen. Ebbene, secondo il giornale Frankfurter Allegemeine Zeitung, un team segreto Apple è già al lavoro guarda caso in Germania, per reclutare gli ingegneri migliori a Berlino. Apple Car, insomma, potrebbe nascere dall'unione tra il design italiano e l'ingegneria tedesca.

Come sarà per Giugiaro la Apple Car

Due cose sul futuro della Apple Car sono certe: dovrebbe essere a guida autonoma e a trazione elettrica, caratteristiche irrinunciabili per rivoluzionare il mercato e sfidare Tesla ed altri innovatori dell'auto.

Per il resto, secondo quanto dichiarato da Giugiaro a Repubblica.it, per disegnare la Apple Car "ci vuole coraggio, ma Apple è condannata a non fare cose barocche, a semplificare". Giugiaro ha ricordato che esistono regole ben precise da seguire: vincoli ambientali, di produzione e logiche di traffico e di trasporto. Ad esempio "l'uomo in auto deve star seduto, questo è certo ed è già una regola che influenza".

Secondo Giugiario, premiato in carriera sei volte con il Compasso d'Oro, di cui una volta per la Fiat Panda nel 1981 e una per la Fiat Punto nel 1995, la vetturaavrà dimensioni compatte o almeno medie, per ragioni legate un po' ovunque al traffico urbano. Il designer ha evitato di sbilanciarsi sulla carrozzeria, visto che in Cina piacciono le sedan e in Europa le 3 volumi. Secondo Frankfurter Allegemaine Zeitung, l'autosarà invece una citycar introdotta nei principali mercati dai vari servizi car sharing.