La General Motors dà l'arrivederci alle sue operazioni con Opel/Vauxhall. La casa automobilistica ha confermato che rimarrà nel mercato europeo, con le macchine d'elite di Chevrolet e Cadillac. Le parole dell'analista Brinley sono state: "E' una grande montagna da scalare", e poi ha ribadito: "E' questa la dura realtà".
Ma perché?
Per tre buone motivazioni:
- Perché no? Le operazioni europee di Cadillac sono separati da Opel, visti i gli interessi delle due case, si è deciso di non continuare a restare insieme;
- I veicoli venduti hanno margini di profitto più elevati e aiutare la reputazione di entrambi i marchi, può solo far bene;
- Questo si tratta di un gioco a lungo termine per difendere gli stati di Cadillac e Chevrolet ad estendersi come marchi globali. "Avere un po' di presenza è meglio che avere nessuna presenza", ha detto IHS Automotive analista Stephanie Brinley. "Non deve essere ad alto volume. Deve essere redditizio."
Gli ultimi trascorsi per la casa americana
Cadillac ha trascorso un decennio cercando di guadagnare terreno in Europa contro BMW, Mercedes-Benz e Audi.
I tre colossi tedeschi rappresentano circa l'85 per cento del mercato premium della regione. Venduto ognuno tra 820.000 e 840.000 veicoli nella regione nel 2016, secondo l'European Automobile Manufacturers Association. Cadillac ha 45 concessionarie in Europa - soprattutto in Germania e in Svizzera - ha venduto 781 veicoli l'anno scorso, in crescita del 33 per cento dal 2015, secondo General Motor. Aggiungendo la Chevrolet Camaro e Corvette, che vengono venduti insieme a Cadillac in molte concessionarie, le vendite restano inferiori a molte marche di nicchia che vendono automobili per milioni di dollari a testa. Cadillac cerca lo stesso successo della Ford Mustang in Europa: infatti la casa ha incrementato del 44% le vendite del 2016 rispetto a quelle del 2015, vendendo ben 15.600 Mustang. Tra i modelli Cadillac e Chevrolet, infatti l'obbiettivo della General Motor è di raggiungere ben 5.000 vendite annuali, in Europa.