Gli Autovelox hanno sempre rappresentato un grande problema per gli automobilisti, italiani e non. Con quelli mobili, quelli fissi e quelli in movimento le amministrazioni locali e lo Stato hanno sempre incassato molti soldi, a torto o a ragione. Ora per fortuna, dopo ben 8 anni che non si vedevano riforme sugli autovelox, è uscita una nuova direttiva che ne regola l'uso e specialmente il non uso.
Novità introdotte sull'uso degli autovelox
Con la direttiva del Ministero degli Interni dello scorso 21 Luglio vengono sottoposte agli organi accertatori le linea guida da seguire per l'uso di questi apparecchi.
Le novità introdotte cominciano dai Tutor che non potranno coprire, tra un dispositivo e l'altro, uno spazio inferiore ai 500 metri. Una regola comune per tutti i rilevatori di velocità sarà la taratura, che dovrà essere fatta categoricamente ogni anno. L'uso sarà esclusivo delle forze di polizia, non più ditte private come succedeva in passato e che ha visto coinvolti politici e dirigenti in molti scandali. Quanto riguarda i controlli bidirezionali, quindi in entrambe le carreggiate, non potranno essere piazzati senza un'opportuna segnaletica posta su entrambi i lati. Un'altra importanza novità è il divieto di porre cartelli che avvisano del controllo della velocità in assenza reale di apparecchiature atte all'acquisizione delle immagini.
Questo vuol dire che non vedremo più cartelli che si segnalano un autovelox quando invece non c'è. Dal Viminale arriva anche il bando ai dispositivi con puntamento laser utilizzati finora da scaltri agenti di polizia che si nascondevano dietro ai cespugli per cogliere di sorpresa gli automobilisti.
Tutela della privacy nelle multe
Da quando sono state inventate queste apparecchiature non sono mancate le polemiche riguardo la privacy. Se è pur vero che è giusto sanzionare chi infrange il codice della strada è altrettanto vero che chi ha commesso l'infrazione abbia il diritto di esercitare il diritto alla privacy sia sulla data che sull'ora dell'infrazione.
Con queste apparecchiature difatti non esiste la possibilità di contestare l'infrazione sul momento per cui le multe vengono spedite tramite raccomandata con le Poste Italiane. Nella lettera è inclusa la data, l'ora ed il luogo dell'infrazione, l'indicazione su pur necessaria può diventare una violazione della privacy se la lettera viene consegnata ad altre persone. Finora veniva catturato dalle telecamere e stampato sulle foto anche il volto del conducente, ma con la nuova norma verrà oscurato in maniera automatica.