Dopo aver stretto un accordo di partnership con Google, con l'obiettivo di sperimentare la guida autonoma su 100 modelli test di Chrysler Pacifica implementati con tutta la tecnologia software e hardware di navigazione di Google, che va dai sensori al Lidar fino al Radar, FCA si allea anche con la BMW, l'Intel e la Mobileye.
Accelerare il cambiamento
L'intenzione è quella di progettare una piattaforma, cioè "l'Autonomous Driving Platform", utile ai diversi livelli di guida autonoma (da quella che assiste il conducente a quella totalmente autonoma) che possa essere scalata e adottata dal 2021.
Ma la piattaforma non sarà disponibile solo per i veicoli FCA o BMW, bensì per tutti i veicoli anche concorrenti: l'idea insomma è quella di avere un pacchetto per la guida autonoma da proporre ai costruttori mantenendo il brand. Inoltre c'è tutto l'interesse di rendere i tempi di uscita sul mercato di tecnologie di questo tipo, realmente funzionanti, sempre più brevi, tanto che FCA metterà a disposizione decine di ingegneri e risorse tecniche da subito. Entro fine anno già i primi 40 prototipi entreranno nella fase di test aggiungendosi ad altrettanti veicoli con livello di guida autonoma 4 (ovvero veicoli autonomi dotati ancora di volante e pedali). I principali livelli di automatizzazione (in una scala Sae da 1 a 5) sui quali le attività di ricerca si concentreranno saranno il 3 (veicoli parzialmente autonomi che richiedono la presenza del conducente per prendere decisioni importanti), il livello 4 come già annunciato ed il 5 (vetture totalmente autonome prive di comandi).
Partnership vitali
Si capisce come paradossalmente la condivisione di idee tra più costruttori possa rendere poi leader del settore. L’entrata del gruppo FCA nell'alleanza è stata accolta positivamente in modo unanime da tutti gli interessati, sia all'interno dell'alleanza che nel settore più in generale. Lo stesso amministratore di FCA Sergio Marchionne ha schiettamente dichiarato che per mandare avanti le ricerche sulla guida autonoma, le partnership di questo tipo sono fondamentali, perché rappresentano l'unica via che consentirà di creare le importanti economie di scala che potranno rendere davvero utile e realizzabile questa tecnologia.
A dimostrazione di ciò, l'alleanza è ancora aperta a tutte quelle realtà operanti nel settore tecnologia ed automotive che possono fornire idee e scambi utili per tutti. Anche nel settore ambientale.