Lo strapotere Honda nella classe di mezzo del Motomondiale, la Moto2, è giunto al termine: dal 2019 sarà la Triumph a fornire i propulsori per il campionato. La casa motociclistica inglese si è subito data da fare e pare che il motore sia già stato testato in pista, sul circuito di Calafat in Spagna. Secondo quanto dichiarato da La Gazzetta Dello Sport, il motore sarebbe meccanicamente già a posto e potrebbe tranquillamente correre già da domani, ma in casa Triumph vogliono fare le cose per bene e affermano che il lavoro non è ancora terminato.

In pista il propulsore spinge come si deve, dando il massimo a partire dagli 8000 rpm fino a un massimo di 14.000 con un suono a dir poco esaltante!

Alcuni dati tecnici

La base di partenza per questo propulsore è il 765 che equipaggia attualmente la Street Triple. Una base davvero ottima, perché è risaputo che le tre cilindri inglesi sono un buon compromesso tra quattro e due cilindri, unendo coppia ai bassi e tiro agli alti. A livello tecnico, il propulsore non è troppo distante da quello di serie, ma ci sono alcune differenze che lo contraddistinguono e gli forniscono l’anima racing di cui ha bisogno un propulsore per le Moto2.

La prima differenza si trova nella testa, nelle valvole e nell’albero a camme.

A seguire, piccole modifiche per il cambio è una frizione antisaltellanento regolabile. Ciò che più colpisce, però, è l’elettronica che per assurdo appare più semplice rispetto a quella che equipaggia la Moto di serie. Il cambio elettronico, infatti, funziona solo innestando le marce e non in scalata! Inoltre, è assente il controllo trazione.

Tutto questo per garantire una potenza di 135 CV e una coppia di 80nm. Quanto basta per dare spettacolo in Moto2 e per dimostrarsi superiori all’attuale propulsore Honda che equipaggerà la classe di mezzo ancora per tutto il 2018!

La moto del test

Per svolgere il test in pista, sul tracciato di Calafat, il motore è stato montato su una Daytona con sospensioni racing e cerchi e pneumatici da vera Moto2.

Non sono stati concessi troppi giri di pista, ma quanti bastano per rendersi conto che la casa inglese ha tirato fuori un motore davvero prestante e ha preso la sfida molto sul serio. Come già accadeva con i propulsori Honda, i motori messi a disposizione da Triumph potranno essere montati sui vari telai che prenderanno parte al campionato monomarca. Stessa formula che ad oggi riesce ancora a riempire la griglia di partenza della Moto2!