Pieghe al limite della fisica, salvataggi Moto in extremis degni del miglior Marc Marquez: chi è il responsabile di questo continuo miglioramento delle MotoGP? La risposta è molto semplice, si tratta dell’elettronica!

La 500 due tempi

Quando si correva ancora con le 500 2 tempi, il numero di piloti che riportavano fratture era molto più elevato rispetto ad oggi. Questo perché quelle vecchie bestie a carburatori non erano dotate dei moderni sistemi elettronici. Traction control? No grazie, il pilota gestiva tutto con il polso e guai a sbagliare una sola uscita di curva, altrimenti ci si ritrovava scaraventati per aria nel giro di due secondi.

L’evoluzione dal 2002 fino ad oggi

Tutto è cambiato a partire dal 2002, quando sono stati introdotti i motori a 4 tempi, che hanno trovato maggiore sviluppo rispetto ai precedenti. Da qui è iniziato anche il progresso nel campo dell’elettronica e sono stati introdotti i primi Traction Control.

Questo sistema inizialmente era molto semplice e si basava esclusivamente sulla differenza di rotazione tra la ruota posteriore e quella anteriore; quando quella posteriore ruotava ad una velocità più elevata rispetto a quella anteriore di un limite pre impostato, la centralina eseguiva un taglio dell’accensione, ovvero toglieva corrente alla candela per una frazione di secondo. Da questa base, si è continuato a sviluppare la tecnologia del TC che è arrivata al suo apice nel 2015, ultimo anno in cui il software della centralina era ancora gestito privatamente dalle case.

Così, dal semplice controllo della velocità di rotazione delle due ruote, si è passato a monitorare anche parametri più complessi, come l’angolo di rollio e le accelerazioni longitudinale e laterale del motoveicolo. La centralina, inoltre, non interviene più sulla semplice accensione, ma agisce anche sulla chiusura delle farfalle dell’aspirazione e sull’iniezione.

Paragoni insensati

Questo, chiaramente, non significa che le MotoGP di oggi facciano tutto da sole e che i piloti non debbano preoccuparsi di nulla, anzi. Le voci secondo cui Marquez su una 500 2 tempi non avrebbe mai vinto un titolo sono chiacchiere da bar. Non si possono paragonare due epoche così distinte e non si può mettere in dubbio il talento del Cabroncito che sa sfruttare al meglio la tecnologia di oggi regalando al pubblico traversi spettacolari e salvataggi al limite della fisica.