Le auto con motori diesel sembrano ormai aver fatto il loro tempo. Lo scorso anno, infatti, per la prima volta il mercato automobilistico europeo ha fatto segnare una battuta d’arresto per questo tipo di alimentazione con un calo del 17% nelle vendite che ha portato al sorpasso delle immatricolazioni di auto con motori a benzina. Un segnale, quindi, che i clienti tendono ad abbandonare le motorizzazioni diesel per tornare, in parte, al benzina ma soprattutto per orientarsi verso alimentazioni alternative.

I motori del futuro saranno ecocompatibili

Il calo di vendite delle auto diesel ha avuto sicuramente origine a partire degli ormai noti diesel-gate che hanno coinvolto alcune tra le maggiori case automobilistiche, accusate di truccare i risultati delle emissioni dannose. Questo ha portato ad una presa di coscienza sui danni ambientali causati dall’uso dei motori a gasolio che ha trovato una sua legittimazione della recente sentenza della Corte federale amministrativa di Lipsia con la quale si demanda ai singoli comuni tedeschi la facoltà di decidere sulla possibilità di vietare la circolazione dei diesel nelle strade cittadine. Un trend al quale si è accodata Virginia Raggi, sindaca di Roma, che ha annunciato di voler vietare nella capitale la circolazione delle auto alimentate a gasolio entro il 2024, mentre la Regione Lombardia ha eliminato gli incentivi previsti per questo tipo di motori.

Anche la case automobilistiche sembrano aver fiutato il vento del futuro, tanto che Volvo, Volkswagen, Bmw , Porsche, Toyota e Daimler hanno annunciato di volersi concentrare nei prossimi anni sullo sviluppo di auto elettriche o ibride, mentre Fca ha già annunciato che dal 2022 non produrrà più automobili diesel.

Il futuro, quindi, sembra che dovrà essere dominato dai motori ibridi ed elettrici, seguendo la strada tracciata da Tesla, da tempo impegnata nello sviluppo di auto elettriche con sempre maggiore autonomia e con un prezzo di vendita sempre più vicino a quelle con alimentazione tradizionale.

Addio ai motori diesel: gli effetti sull’ambiente e sull’economia

Ma se nel tempo l’abbandono dei motori diesel avrà sicuramente effetti benefici sull’ambiente, questo potrà essere riscontrato solo in tempi piuttosto lunghi. A breve termine, infatti, gli studi riferiscono che, paradossalmente, potrebbe verificarsi addirittura una situazione opposta in quanto, ad un calo degli ossidi di azoto prodotti dai diesel, corrisponderà un aumento delle emissioni di CO2, l’anidride carbonica che tutti i programmi ambientali implementati cercano di abbattere, da parte delle preponderanti motorizzazioni a benzina.

A questo allarme di tipo ambientale si somma anche quello lanciato dal sindacato dei metalmeccanici italiani che, a seguito dell’annuncio di Fca di voler abbandonare la produzione di motori diesel, ha paventato il rischio di perdere 3 mila posti di lavoro prima di una completa riconversione dell’industria automobilistica verso motori ecocompatibili.