Il grave incidente è accaduto in Arizona, stato federale in cui è possibile compiere test di guida autonoma sulle normali reti stradali. Il portavoce di Uber, multinazionale attiva nel settore trasporto passeggeri tramite un'app che mette in contatto clienti e autisti, ha fatto sapere che la compagnia ha sospeso tutti i testi sulla nuova tecnologia a guida autonoma a seguito di un incidente. Un'incidente assai grave, accaduto durante una prova notturna, che ha visto come vittima una donna che stava attraversando la strada. L'auto Uber a guida autonoma ha evidentemente avuto un problema tecnico, una falla di sistema che ha reso vano il tentativo, da parte del pilota presente sulla vettura, di riprendere il comando del mezzo.

La donna è dunque deceduta.

Uber sospende i test, a rischio accordo con Volvo?

La prima azione di Uber è stata quella di sospendere tutti i test in atto in Usa. I ben informati dicono che la volontà della compagnia di riprendere i test sembra compromessa, perché spaventa molto l'idea di affidare la vita di pedoni e passeggeri all'intelligenza artificiale. Va ricordato però che la multinazionale di San Francisco nei mesi scorsi aveva annunciato l'acquisto di 24.000 suv Volvo per creare una flotta di taxi senza conducente. Le consegne di Volvo XC60 e XC90 dovevano partire nel 2019 per concludersi nel 2021. Questi numeri rappresentano circa il 5% della produzione annuale di Volvo, quindi la sospensione del contratto non è affatto scontata.

Anche perché l'altro sottoscrivente è il colosso cinese Geely, proprietario di Volvo, Lotus, e del pacchetto di maggioranza di Daimler: non proprio un operatore secondario nel settore automotive.

Cosa faranno Waymo e le altre case costruttrici?

Resta da capire come tale grave incidente si ripercuoterà sulle strategie di sviluppo delle altre case automobilistiche.

Molte di queste procedono con test in circuiti e centri prove e non sulle normali arterie stradali, quindi rispettano alti standard di sicurezza. Waymo, società di Google che ha realizzato un accordo con FCA per realizzare migliaia di Chrysler Pacifica Hybrid a guida autonoma, ha realizzato un'intera cittadina ad hoc per i test.

Questa meticolosità porta a tassi d'incidenti e decessi nettamente inferiori a quelli provocati dalla guida di un essere umano. Appare chiaro, tuttavia, che ci si trova davanti a un dilemma etico non di poco conto: chi è il vero responsabile, in caso di incidente grave, in un veicolo a guida autonoma? E si vuole dare la stessa facoltà di errare che ha l'uomo a un sistema completamente automatizzato?