Che ormai il Nürburgring sia diventato territorio di record, e di test pre-produzione, per le case automobiliste è risaputo. A partire dal 2015 infatti sono stati fatti registrare svariati tempi in categorie diversissime tra loro. Un esempio di questa diversità lo si può cogliere dal tempo fatto registrare dalla Skoda Kodiaq RS (per le SUV a 7 posti) da un lato, mentre all'estremo opposto troviamo il tempo della Porsche 911 GT2RS come auto di serie più veloce di sempre. E proprio il tempo della Porsche è diventato oggetto di attenta osservazione dalle parti di Sant'Agata Bolognese per la nuova Aventador SVJ.
La sigla J riporta al nome storico Jota, utilizzato dai passati modelli da pista della casa.
Con la Porsche nel mirino
I vertici della lamborghini fin dal primo abbozzo della nuova SVJ avevano in mente una cosa sola: battere la Porsche e riprendersi il "Ring". La sfida si presentava tra due auto diversissime tra loro: V12 contro 6 cilindri boxer, aspirato contro turbo, motore centrale contro motore posteriore. Il Risultato? La Aventador SVJ ha fatto segnare l'incredibile tempo di 6 minuti, 44 secondi e 57 centesimi, ovvero quasi 3 secondi meno della Porsche. Il pilota prescelto è stato l'italiano Marco Mapelli, che già due anni fa aveva fatto registrare con la Huracan Performante il record precedente.
L'affidabilità e la veridicità del record è stata invece affidata all'italiana Remak che, tramite GPS e strumentazione Vbox-Racelogic, ha segnato tutti i tempi registrati nella giornata in pista. E' poi doveroso ricordare, a chi non ne fosse al corrente, che il record non è stato ottenuto su una pista qualunque, ma sui 20,6 km di quel nastro d'asfalto che per la sua difficoltà viene definito "l'inferno verde".
Il V12 tocca quota 800
Per ottenere al Nürburgring un tempo simile serve, tra le altre cose, una gran quantità di potenza. La SVJ da questo punto di vista non sfigura e, nonostante non vi siano dati ufficiali, sembra che gli uomini di Sant'Agata abbiano portato il V12 da 6.5 litri a toccare la considerevole cifra di 800 cavalli!
Con l'aumento della potenza gli ingegneri hanno poi limato il più possibile il peso (adottando con buona probabilità il carbon composit) toccando, secondo gli ingegneri stessi, un rapporto peso/potenza di soli 1,98 cv/kg.
Il sistema ALA diventa 2.0
Insieme all'aumento di potenza e al dimagrimento, gli ingegneri hanno applicato il sistema ALA (Aerodinamica Lamborghini Attiva) sulla nuova Aventador SVJ. Questo sistema non è però un'assoluta novità per Lamborghini, la quale lo aveva installato per la prima volta sulla Huracan Performante. Il sistema sulla Jota diventa 2.0 e contribuisce ancora di più all'effetto di Aero Vectoring, ovvero sfruttare l'aerodinamica attiva per far curvare meglio l'auto.
Rispetto alla Performante poi il sistema ALA, e tutto il nuovo pacchetto aerodinamico, sono stati testati utilizzando simulazioni CFD. Insieme all'aerodinamica i tecnici hanno messo mano anche ai sistemi elettronici, ritardando completamente il controllo di stabilità, quello relativo allo sterzo e tutti i sistemi dinamici attivi/passivi. Infine gli uomini del toro hanno messo mano alla trazione integrale e alle quattro ruote sterzanti, adattandole alle nuove capacità della Aventador. I clienti potranno poi decidere tra due set di gomme realizzate apposta per la SVJ: le Pirelli P Zero Corsa e le semi-slick (utilizzate per il record) Pirelli P Zero Trofeo R.