Chi dice che i sogni non sono realizzabili? L'ultimo in ordine di tempo a poter dire di aver raggiunto il proprio sogno è Eugenio Amos, proprietario di Automobili Amos, ormai da anni promotore dell'hashtag #makeLanciagreatagain su Instagram, reclamando a gran voce il rilancio del marchio italiano. L'imprenditore italiano, oltre che fiero possessore di alcune rarissime auto, è anche una persona attentissima al dettaglio e a cui piace andare contro corrente. Un esempio? Nell'inverno scorso ha preso la sua Ferrari F40 Rossa, come da tradizione, e l'ha fatta completamente riverniciare in verde pino.
Il risultato? Una delle F40 più belle e particolari che si possano trovare sul mercato.
Design moderno, ma senza stravolgimenti
Dopo aver conosciuto il carattere di Amos è più semplice capire il suo ultimo, e ambiziosissimo, progetto. L'imprenditore italiano ha infatti voluto rendere omaggio, a modo suo, alla mitica Lancia Delta Integrale. Per realizzare il design del progetto Amos ha recuperato i progetti della vecchia Delta del Gruppo A, affidandoli allo studio del designer Borromeo Da Silva. Il risultato parla di un'auto più moderna nello stile, ma senza distanziarsi troppo dall'iconica forma squadrata dell'antenata. La modernizzazione più importante si trova però sotto la pelle. L'auto viene infatti realizzata basandosi su una Delta Integrale dell'89, il cui telaio viene rinforzato e irrigidito con dei "fazzoletti" nelle zone chiave (come succede nel motorsport).
La Futurista può poi contare rispetto all'antenata su cofano, minigonne, parafanghi, calandra e paraurti interamente realizzati in fibra di carbonio. Il carbonio è stato poi impiegato per l'alettoncino posteriore e il nuovo baule ad apertura limitata. La nuova Delta passa poi da 5 a 3 porte, ottenendo una nuova sezione in alluminio al posto delle portiere posteriori.
I gruppi ottici mantengono poi la loro iconica forma, ma ottenendo dei Led di ultima generazione invece che le luci alogene. Amos ha poi insistito per verniciare la Futurista di verde, più precisamente in Verde Brinzio (dedicato al paese vicino a Varese)
Motore di razza e peso piuma
In Automobili Amos si sono accorti fin da subito che sviluppare un nuovo motore avrebbe richiesto troppo denaro, così hanno semplicemente modernizzato quello già presente sulla Delta donatrice.
L'aggiornamento parla di una nuova centralina specifica derivante dal mondo delle corse, finiture in carbonio, un kit di potenziamento, un nuovo scarico sportivo, un un intercooler maggiorato e di nuovi radiatori acqua e olio. Il risultato di questo upgrade? 330 cavalli vecchio stile. La potenza viene scaricata a terra tramite il vecchio cambio a 5 marce della Delta originale, ma rinforzato per sopportare le nuove sollecitazioni senza rompersi. Lo stesso rinforzo è stato dedicato ai differenziali e l'albero di trasmissione. La dinamica di guida è stata poi notevolmente migliorata grazie a un nuovo roll-bar e a sospensioni a doppio quadrilatero realizzate d'alluminio. Le nuove sospensioni, i cerchi specifici in alluminio e le parti in carbonio precedentemente elencante fermano la bilancia a soli 1.250 kg.
Vi sono infine solo 3 parti estremamente moderne: gli ammortizzatori Bilstein a controllo elettronico, l'apertura keyless (entrambi controllabili via app) e le "gripposissime" gomme Pirelli P Zero Trofeo R.
Interni in carbonio e Alcantara
Lo stesso trattamento per gli esterni lo si trova all'interno. La plancia è infatti rimasta lo stessa, aggiornata con nuovi tasti e con indicatori specifici. L'unica aggiunta moderna è il posizionamento di un listello di carbonio lungo tutto la stessa. I sedili anteriori e posteriori sono stati realizzati con una schiuma specifica dall'italiana Recaro e rivestiti in preziosissimo Alcantara e tessuto. Il posizionamento del roll-bar ha portato a una realizzazione completamente su misura del rivestimento dei montanti e del cielo.
Abbastanza divertente è poi il posizionamento di alcuni pulsanti sul volante, tra cui spicca il pulsante levati per "sfanalare" alle persone più lente. La futurista verrà realizzata in soli 20 esemplari, al modico costo di 300.000 mila euro.