Un suv compatto Alfa Romeo sarà prodotto nello stabilimento di Pomigliano d'Arco. Questa è la notizia che riguarda gli alfisti, appena data dall'ad di Fca Mike Manley e il capo delle attività europee Pietro Gorlier in un incontro di questa mattina con i sindacati. C'era da fare luce sull'impegno di Fca nel portare novità di produzione negli stabilimenti italiani, così Manley ha reso noto cosa si produrrà, quando e in quale stabilimento, annunciando un investimento di 5 miliardi complessivi da ora al 2021. Per quella data, secondo l'ad, saranno in produzione 13 modelli tra nuovi e restyling.
La produzione del suv compatto Alfa Romeo è stata assegnata a Pomigliano d'Arco, dove oggi è prodotta la Fiat Panda. L'utilitaria Fiat continuerà a nascere nello stabilimento campano, che raggiungerà la piena produzione grazie a questa Alfa Romeo dai grandi numeri di mercato: se è affrettato prevedere per il suv del Biscione gli stessi dati di vendita della 500X, è più realistico il target raggiunto oggi da Jeep Renegade in Europa.
Gli altri modelli Fca, dalla 500 Elettrica alla Jeep Compass
In molti, guardando il nuovo Jeep Gladiator mostrare i muscoli al Salone di Los Angeles, si chiedevano se Fca avrebbe ancora investito con convinzione in Italia e se non fosse più azzeccato intensificare gli sforzi in Nord America.
Mike Manley ha invece dato nuova centralità a Torino, visto che nello stabilimento di Mirafiori sarà prodotta la 500 elettrica e più in generale la propulsione elettrica che monteranno tutti i modelli Fca. Per dirla con uno slogan, Torino tornerà ad essere capitale dell'auto, ma elettrica. Importante è anche l'ampliamento di Melfi, che oltre alla Fiat 500X e alla Jeep Renegade, vendutissime, si prepara alla produzione della Jeep Compass, oggi importata da oltreoceano.
Grugliasco dovrebbe rimanere sede di produzione di Maserati, mentre per le unità propulsive si darà impulso ai motori firefly, alla piattaforma ibrida ed elettrica e non si abbandonerà il diesel almeno fino al 2021.
Alfa Romeo fa spazio a Maserati
La scelta di dare precedenza a questo modello compatto Alfa Romeo e non ad altre vetture più grandi del Biscione appare coerente con le ultime dichiarazioni di Manley.
Il nuovo ad di Fca nelle scorse settimane aveva sottolineato come Maserati, accomunata ad Alfa Romeo dal punto di vista tecnico, stava diluendo il suo brand value, diventando troppo di massa. Aggredendo il segmento C con un nuovo modello, Alfa Romeo può lasciare campo a Maserati nei segmenti E ed F, dedicati alle ammiraglie e le sportive. Nei prossimi anni si compierà dunque un'attenta analisi sui modelli Maserati e Alfa Romeo in uscita, per non creare sovrapposizioni e fenomeni di cannibalismo.