L'Esecutivo guidato da Mario Draghi starebbe per approvare il Decreto Sostegni Bis, il cui testo è al vaglio del Ministero dell'Economia, per introdurre una significativa novità: la possibilità di rateizzare le cartelle fiscali fino a un massimo di 10 anni. Gli ultimi dodici mesi, infatti, causa pandemia che ha provato duramente imprese e famiglie, hanno imposto al Governo di optare per una sospensione delle notifiche dell'Agenzia delle Entrate di 35 milioni di cartelle esattoriali, il cosiddetto 'congelamento' . Questo è quanto si legge nel comunicato stampa del MEF, divulgato lo scorso 30 aprile.
Le novità nel nuovo Decreto Sostegni bis
Il nuovo Decreto Sostegni bis dovrebbe essere varato non oltre il prossimo giovedì. Il provvedimento dovrebbe contenere una disposizione che prorogherebbe ulteriormente l'invio delle cartelle, fino al 31 maggio. L'Esecutivo, non vuole superare quel termine di sospensione delle notifiche. Dal mese successivo, giugno, infatti, dovrebbe poi ripristinarsi la normale riscossione di tali crediti. Ragione per la quale, per alleggerire il carico e la pressione che graveranno sulle imprese, si è pensato di offrire la possibilità di rateizzare gli importi dovuti fino a 10 anni, per le partite Iva comprese nell'elenco di attività che hanno goduto di contributi a fondo perduto, in quanto hanno risentito degli strascichi pesanti dell'emergenza sanitaria.
Lo scopo che il Governo si prefigge di realizzare, approvando tali misure, è quello di permettere alle attività economiche e produttive, al collasso per la crisi pandemica, di rimettersi in carreggiata, per gradi, dilazionando nei futuri sei mesi l'invio delle cartelle sospese. Il nuovo Decreto, includerà anche l'ampliamento della procedura per beneficiare dei contributi a fondo perduto, rivolti alle imprese.
Ciò, dovrebbe avvenire mediante i calcoli dei ristori che si basano su due criteri oggettivi: conteggiare l'ammontare delle perdite del fatturato, attraverso indennizzi corrisposti velocemente in maniera scorrevole; oppure, effettuando calcoli sui costi fissi, riferiti ai dati di bilancio, rispecchiando così, in modo più nitido, le perdite reali, ma rallentando quelli che sono i termini di erogazione dei sostegni, in quanto tutto vincolato ai bilanci da approvare.
Restano sospesi fino al prossimo 31 maggio, anche gli avvisi di accertamento, di addebito, le procedure cautelari o esecutive di riscossione; così come pure i fermi amministrativi, le ipoteche e i pignoramenti. Il medesimo termine di sospensione risulterà valido anche per le verifiche di inadempimenti a cui dovranno assolvere le pubbliche amministrazioni e le società prevalentemente a partecipazione pubblica, per tutti quegli importi superiori ai cinquemila euro.